Giornalista specializzata in serie tv, maniaca seriale, scrittrice, appassionata di cucina, bipede di riferimento di tre cagnolone bionde. Sì, certo: mi pagano per guardare la TV. E' un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!
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martedì 19 febbraio 2019
Del mio compleanno. Dell'epocale cambiamento in arrivo. Di cagnolini e buone cause.
L'ultima volta che ho scritto qualcosa, qui, è stato dopo la morte di Patata.
Poi non sono più riuscita nemmeno e pensare di produrre un contenuto che non fosse per lavoro.
In un certo senso, ho messo da parte tutto il resto.
Da quando è mancata lei, le cose sono cambiate.
Siamo tutti più tristi, incluse le altre due Bionde.
Forse non me ne faccio una ragione perché è stata una brutta morte - una pancreatite così fulminante che il mio veterinario, di vasta esperienza, non ne aveva mai vista una del genere.
Forse torno a scrivere perché l'unica cosa che non mi pesa mai sono le buone cause, e ne ho appena trovata una.
Raccolta fondi per Animalibera (canile di Grignano). In memoria di Patata
O forse, è perché ho una cosa importante da raccontarvi.
O magari due o tre...
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Patata
mercoledì 14 novembre 2018
Ciao Patata
Sei arrivata nel pomeriggio del 22 dicembre 2016.
Le ragazze di Animalibera, quegli angeli che ti avevano fatta arrivare dal canile lager in cui stavi morendo, ti hanno portata da noi dopo averti fatto un bagnetto, infilata in un maglioncino rosa nuovo di zecca, per tenerti al caldo.
Perché eri quasi senza pelo, divorata dalla dermatite.
Sei stata abbandonata, picchiata, massacrata. Tanto da perdere un occhietto.
Sei stata in una casa, e poi randagia, e poi rinchiusa. Per crimini mai commessi.
Sei arrivata terrorizzata, timidissima.
Hai sofferto tanto la fame.
Sei sopravvissuta al cancro, alle botte, alla paura.
Hai cambiato le nostre vite.
Ci hai dimostrato quanto sia importante adottare i cani anziani, quelli che nessuno vuole perché sono "difettati".
In te avevo riposto il mio cuore. La mia forza. Le mie speranze per un futuro migliore.
Un anno, dieci mesi e diciannove giorni dopo il tuo arrivo, sei morta fra le mie braccia.
Dopo mezza giornata di sofferenze atroci.
Ti hanno strappata al mio amore, nel giro di 6 ore il mio mondo è crollato.
Mi manca il fiato.
Mi mancano i nostri piccoli grandi rituali quotidiani. Le coccole continue.
Mi dicevano che ti viziavo troppo.
Certo che lo facevo: avevi passato i primi 11 anni della tua vita senza amore, e dovevamo recuperare.
Sono contenta di averti viziata.
L'avrei fatto ancora di più, sapendo che il nostro tempo insieme sarebbe stato così breve.
Sono ancora incredula.
La nostra separazione forzata è stata improvvisa, inattesa, fulminea.
Non riesco a non pensare che forse avrei potuto guadagnare un'ora, anche se non sarebbe cambiato nulla.
Non riesco a non pensare che forse non ti ho protetta.
Non riesco a non pensare che forse è stata colpa mia.
Non riesco a smettere di pensare a te.
Un piccolo, grande cane saggio. Che stava imparando di nuovo a fidarsi delle persone, ad amare le passeggiate, a prendere confidenza con il parco.
Un piccolo, grande cane che la vita mi ha portato via troppo presto, e in modo troppo doloroso.
Ciao Patata.
Sei stata il mio amore grande.
Grandissimo.
Lo sarai per sempre.
La tua mamma bipede.
Le ragazze di Animalibera, quegli angeli che ti avevano fatta arrivare dal canile lager in cui stavi morendo, ti hanno portata da noi dopo averti fatto un bagnetto, infilata in un maglioncino rosa nuovo di zecca, per tenerti al caldo.
Perché eri quasi senza pelo, divorata dalla dermatite.
Sei stata abbandonata, picchiata, massacrata. Tanto da perdere un occhietto.
Sei stata in una casa, e poi randagia, e poi rinchiusa. Per crimini mai commessi.
Sei arrivata terrorizzata, timidissima.
Hai sofferto tanto la fame.
Sei sopravvissuta al cancro, alle botte, alla paura.
Hai cambiato le nostre vite.
Ci hai dimostrato quanto sia importante adottare i cani anziani, quelli che nessuno vuole perché sono "difettati".
In te avevo riposto il mio cuore. La mia forza. Le mie speranze per un futuro migliore.
Un anno, dieci mesi e diciannove giorni dopo il tuo arrivo, sei morta fra le mie braccia.
Dopo mezza giornata di sofferenze atroci.
Ti hanno strappata al mio amore, nel giro di 6 ore il mio mondo è crollato.
Mi manca il fiato.
Mi mancano i nostri piccoli grandi rituali quotidiani. Le coccole continue.
Mi dicevano che ti viziavo troppo.
Certo che lo facevo: avevi passato i primi 11 anni della tua vita senza amore, e dovevamo recuperare.
Sono contenta di averti viziata.
L'avrei fatto ancora di più, sapendo che il nostro tempo insieme sarebbe stato così breve.
Sono ancora incredula.
La nostra separazione forzata è stata improvvisa, inattesa, fulminea.
Non riesco a non pensare che forse avrei potuto guadagnare un'ora, anche se non sarebbe cambiato nulla.
Non riesco a non pensare che forse non ti ho protetta.
Non riesco a non pensare che forse è stata colpa mia.
Non riesco a smettere di pensare a te.
Un piccolo, grande cane saggio. Che stava imparando di nuovo a fidarsi delle persone, ad amare le passeggiate, a prendere confidenza con il parco.
Un piccolo, grande cane che la vita mi ha portato via troppo presto, e in modo troppo doloroso.
Ciao Patata.
Sei stata il mio amore grande.
Grandissimo.
Lo sarai per sempre.
La tua mamma bipede.
venerdì 13 aprile 2018
Camminare, passeggiare, portare a spasso il cane: GIURO, si può (e deve) fare senza smartphone
Ho iniziato a farci davvero caso quando, grazie al drastico cambiamento nella mia cura, la mia vita è cambiata tanto da consentirmi di trascorrere molto tempo all'aperto.
In bicicletta o a piedi.
Forse l'ho notato dopo anni costretta in casa, anni in cui anche solo un giretto in centro città diventava un'impresa titanica. O forse ci faccio caso perché, ancora oggi, la bellezza dei luoghi che mi circondano mi stupisce. Chissà.
Fatto sta che ci penso da un po': non vedo altro che gente - intenta a passeggiare, camminare (più o meno sportivamente) e portare a spasso il cane - con gli occhi incollati sullo smartphone.
In bicicletta o a piedi.
Forse l'ho notato dopo anni costretta in casa, anni in cui anche solo un giretto in centro città diventava un'impresa titanica. O forse ci faccio caso perché, ancora oggi, la bellezza dei luoghi che mi circondano mi stupisce. Chissà.
Fatto sta che ci penso da un po': non vedo altro che gente - intenta a passeggiare, camminare (più o meno sportivamente) e portare a spasso il cane - con gli occhi incollati sullo smartphone.
giovedì 21 settembre 2017
Di cani, di rituali mattutini e di lunghi addii
Se avete un cane - o tre, come nel mio caso - lo sapete benissimo: il risveglio è un momento fatto di rituali.
I rituali mattutini, in casa mia, prevedono:
- L’arrivo irruento della Pimpa, corredata da ciabatta rubata a me o al coniuge, che salta sul lettone - calpestandoti perché ti trovi in mezzo al suo rituale mattutino, stupido bipede - per farsi fare le coccole del buongiorno.
- Le corse pazze su e giù per il corridoio da parte di Patata che, a oltre otto mesi dal suo arrivo nella nostra famiglia, ancora non si capacita di questa assurda idea di dover prima scendere a fare pipì, rimandando di ben tre minuti l’ora dell’agognato pasto.
- L’arrivo irruento della Pimpa, corredata da ciabatta rubata a me o al coniuge, che salta sul lettone - calpestandoti perché ti trovi in mezzo al suo rituale mattutino, stupido bipede - per farsi fare le coccole del buongiorno.
- Le corse pazze su e giù per il corridoio da parte di Patata che, a oltre otto mesi dal suo arrivo nella nostra famiglia, ancora non si capacita di questa assurda idea di dover prima scendere a fare pipì, rimandando di ben tre minuti l’ora dell’agognato pasto.
martedì 4 aprile 2017
Piccola storia sull'amore
Si trovava in Puglia, in uno di quei canili lager tristemente famosi, in cui ogni settimana i volontari - quei santi dei volontari, persone che ti ridanno fiducia nell'umanità, e vale per qualsiasi settore del volontariato - assistono a scene indescrivibili.
Uno di quei volontari, in contatto con Animalibera, aveva chiamato chiedendo disperatamente di farla arrivare a Grignano. Così è stato: lo scricciolo che vedete in foto è arrivato in provincia di Bergamo e dicembre.
martedì 21 febbraio 2017
Il compleanno dei record
Tanti auguri a me, tanti auguri a me...
Mi sembra ieri, di aver compiuto 40 anni.
Il tempo è volato. Stavolta, però, un po' l'ho afferrato, mentre passava veloce.
Ho afferrato qualcosa di prezioso, per me. Qualcosa che mi ha aiutata a crescere.
Ho pensato, per farmi (sì, a me) un regalo, di condividerlo con voi.
Perché sono cambiate tante, tantissime cose in un anno.
Sono cambiata io.
In parte, è cambiata la mia vita...
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venerdì 15 luglio 2016
Un omaggio ad Asia
Un ultimo omaggio ad Asia. 15 anni racchiusi in poche foto, su migliaia disponibili, per ricordare alcuni dei momenti più belli della nostra vita insieme.
A presto.
A presto.
lunedì 11 luglio 2016
11 luglio 2016: Ciao Asia...
Amore mio...
Solo cinque giorni fa piangevo e gridavo che non lo potevo fare, che non potevo prendere questa decisione. E chiedevo il tuo aiuto.
In qualche modo, ieri me lo hai dato.
Così, nonostante il mio cuore gridasse "No!", abbiamo deciso.
Stamattina ti abbiamo addormentata nel tuo giardino, circondata dalla tua famiglia.
Hai passato la nottata più tranquilla degli ultimi mesi, e credo che possa voler dire che eri pronta. Che sapevi cosa sarebbe successo e potevi finalmente riposarti.
Solo cinque giorni fa piangevo e gridavo che non lo potevo fare, che non potevo prendere questa decisione. E chiedevo il tuo aiuto.
In qualche modo, ieri me lo hai dato.
Così, nonostante il mio cuore gridasse "No!", abbiamo deciso.
Stamattina ti abbiamo addormentata nel tuo giardino, circondata dalla tua famiglia.
Hai passato la nottata più tranquilla degli ultimi mesi, e credo che possa voler dire che eri pronta. Che sapevi cosa sarebbe successo e potevi finalmente riposarti.
martedì 22 marzo 2016
Acquistate, acquistate! Le Bionde son tornate!
Post ad alto contenuto promozionale: è uscito "Il ritorno delle Bionde", l'edizione ampliata e aggiornata di "Marley chi? La mia vita con tre Labrador".
Con la prima edizione abbiamo raccolto un bel gruzzoletto, di cui vado molto fiera, a favore di Animalibera, una delle Onlus operanti presso il Canile di Grignano (Bg).
Con questa nuova edizione, invece, aiuteremo Canili Milano, la Onlus che gestisce il canile in provincia di Lodi da cui, ormai quasi 6 anni fa, è arrivata la nostra Dharma.
Il libro (qui la nostra Pagina Facebook) è disponibile in ebook (al prezzo di €7,99) e in una splendida versione cartacea, con inserto fotografico (al prezzo di €16,50).
E' già disponibile per l'acquisto sul sito dell'editore (www.epikaedizioni.it), arriverà presto nei maggiori store online e naturalmente lo troverete anche presso il canile La Castagnina.
Con la prima edizione abbiamo raccolto un bel gruzzoletto, di cui vado molto fiera, a favore di Animalibera, una delle Onlus operanti presso il Canile di Grignano (Bg).
Con questa nuova edizione, invece, aiuteremo Canili Milano, la Onlus che gestisce il canile in provincia di Lodi da cui, ormai quasi 6 anni fa, è arrivata la nostra Dharma.
Il libro (qui la nostra Pagina Facebook) è disponibile in ebook (al prezzo di €7,99) e in una splendida versione cartacea, con inserto fotografico (al prezzo di €16,50).
E' già disponibile per l'acquisto sul sito dell'editore (www.epikaedizioni.it), arriverà presto nei maggiori store online e naturalmente lo troverete anche presso il canile La Castagnina.
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venerdì 12 dicembre 2014
Gara d'intelligenza: sgomitano in troppi per l'ultimo posto
È da un po’ che ho in mente di scrivere questo post.
Oggi colgo l’occasione perché dopo aver ignorato, sorriso a chi derideva apertamente, voltato lo sguardo dall’altra parte… A un certo punto non ce l’ho fatta più.
E ho sbottato - di venerdì pomeriggio, nella via centrale della città piena di gente - per rivolgermi alla sciura che stava per aprire la bocca e insultarmi.
“Ecco, mi guardi con disprezzo scuotendo la testa, signora. Brava. Ha capito tutto. Intelligentona”.
Così l’ho apostrofata, ad alta voce.
Perché se è una gara d’intelligenza, qua sgomitano per aggiudicarsi l’ultimo posto in classifica.
Ormai sono quasi due mesi che porto Asia “in carriola” (come ci piace chiamarla).
Ovvero nel temutissimo, disprezzatissimo, incompresissimo PASSEGGINO PER CANI.
Peccato che sfugga un particolare, ai più: non è un passeggino come quello dei bambini, geni.
È una sedia a rotelle per cani.
venerdì 13 dicembre 2013
A Natale compra un bel libro. Non un cane
Natale si avvicina e io vorrei rassicurare tutti: non è obbligatorio avere un cane.
Attenzione, ripeto: non è obbligatorio.
Il medico non prescrive la resa incondizionata di fronte alle insistenze del vostro bambino, che giura su quanto ha di più caro che se ne occuperà lui, del cane.
Perché è un bambino, quindi se non siete completamente idioti, sapete già che toccherà a voi occuparvi del cane.
Cane che, ripeto in caso non fosse chiaro, non è obbligatorio avere.
Il messaggio è arrivato?
No, perché i vostri "regali di Natale" a giugno finiscono in strada. O in canile. O peggio.
Uno dei miei cani è un regalo di Natale buttato via alla prima occasione.
La storia è sempre quella: il cane cresce. Il cane ha bisogno di uscire, di giocare, di muoversi.
Il cane fa le buche in giardino. Il cane è un impegno (ma dai?). Il cane perde il pelo, si ammala, va vaccinato, va nutrito. Il cane costa.
E, santissimi numi, il cane fa la pipì e la cacca! Mio Dio!
Attenzione, ripeto: non è obbligatorio.
Il medico non prescrive la resa incondizionata di fronte alle insistenze del vostro bambino, che giura su quanto ha di più caro che se ne occuperà lui, del cane.
Perché è un bambino, quindi se non siete completamente idioti, sapete già che toccherà a voi occuparvi del cane.
Cane che, ripeto in caso non fosse chiaro, non è obbligatorio avere.
Il messaggio è arrivato?
No, perché i vostri "regali di Natale" a giugno finiscono in strada. O in canile. O peggio.
Uno dei miei cani è un regalo di Natale buttato via alla prima occasione.
La storia è sempre quella: il cane cresce. Il cane ha bisogno di uscire, di giocare, di muoversi.
Il cane fa le buche in giardino. Il cane è un impegno (ma dai?). Il cane perde il pelo, si ammala, va vaccinato, va nutrito. Il cane costa.
E, santissimi numi, il cane fa la pipì e la cacca! Mio Dio!
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giovedì 6 dicembre 2012
Io confesso (e non sono Montgomery Clift)
Ho un sassolino nella scarpa - ahi!
Ho un sassolino nella scarpa - ahi!
Magari ne avessi solo uno. Sono svariati, in effetti.
E visto che a breve dovrò essere ricoverata - di nuovo - e che in ospedale si sa quando entri ma non (se) quando esci, ho pensato di buttar fuori un paio di rogne.
Che male non fa.
Natale.
Sperando di non passarlo in ospedale (col Capodanno, anni fa, avevo già dato. In un ospedale lontano da casa, e quindi sola. Ma col Natale mi girerebbero molto più le decorazioni, sapete com'è).
Mi perderò il periodo più bello dell'anno: città piene di lucine (alla faccia della crisi), negozi addobbati a festa (giusto da guardare) e gente carica di pacchetti (che ti fa dire: ma beato te che compri tutta quella roba lì anche quest'anno).
Ma il Natale non è solo questo...
Ho un sassolino nella scarpa - ahi!
Magari ne avessi solo uno. Sono svariati, in effetti.
E visto che a breve dovrò essere ricoverata - di nuovo - e che in ospedale si sa quando entri ma non (se) quando esci, ho pensato di buttar fuori un paio di rogne.
Che male non fa.
Natale.
Sperando di non passarlo in ospedale (col Capodanno, anni fa, avevo già dato. In un ospedale lontano da casa, e quindi sola. Ma col Natale mi girerebbero molto più le decorazioni, sapete com'è).
Mi perderò il periodo più bello dell'anno: città piene di lucine (alla faccia della crisi), negozi addobbati a festa (giusto da guardare) e gente carica di pacchetti (che ti fa dire: ma beato te che compri tutta quella roba lì anche quest'anno).
Ma il Natale non è solo questo...
lunedì 22 ottobre 2012
Un libro per aiutare i cani in difficoltà
22
ottobre 2012 - “Io e Marley” ha commosso milioni di lettori, ma ha
anche divulgato dettagliate informazioni sulla capacità distruttiva dei
Labrador (detta appunto “Marleyite”).
Pensate cosa può voler dire vivere con tre
Marley in gonnella! Tre ragazze Bionde dentro, fuori e tutt’intorno che
ripetono ossessivamente le stesse cose (perché parlano, ciascuna con la propria voce e il proprio accento). Tre
Bionde che spargono pelo ovunque, tre campionesse di Puzzette Olimpiche
(specialità ambitissima) che ti sbavano sulle ciabatte mentre sognano
l’invasione del mondo da parte dei Biscottini Per Cani.
Asia ribadisce la propria superiorità
intellettuale mangiandosi i libri; la Pimpa
è un po’ svampita ma non importa: è bellissima. Non è necessario che sia anche intelligente. E Dharma, accusata di aver assunto la
forma di una pera, si ribella alla dieta forzata.
Tutte e tre sono
protagoniste di “Marley chi? La mia vita
con tre Labrador”, scritto dalla loro Bipede di Riferimento (la giornalista
Chiara Poli, impavida sfidante della
Marleyite Acuta), che ne racconta con ironia la quotidianità.
Il libro nasce per raccogliere fondi a favore di Animalibera
(www.animaliberaonlus.it), la
Onlus che si prende cura degli ospiti del canile di Grignano (Bg): tutto il
ricavato delle vendite verrà devoluto ad
Animalibera. La prefazione è firmata da Rossella Calabrò, fondatrice de “Il club delle matrigne” e autrice,
fra gli altri, di “Cinquanta sbavature di Gigio”.
Comprate e regalate una copia di “Marley chi?” in ebook
(disponibile entro la settimana in tutti i principali store on line, da Amazon
a Apple, da IBS.it a Bol.it, da LaFeltrinelli a BookRepublic...) oppure ordinate
la vostra copia della versione cartacea interamente
a colori su UltimaBooks (la versione cartacea sarà disponibile a breve, troverete il link per acquistarla direttamente nella scheda dell'ebook su UltimaBooks, non appena sarà disponibile!).
I volontari di Animalibera e tutti i quattro zampe
sfortunati, rifiutati e abbandonati (cani e gatti che cercano casa e che potete
trovare sul sito dell’associazione) hanno bisogno di voi!
Ci date una zampa?
“Marley chi? La mia
vita con tre Labrador” disponibile dal 22
ottobre 2012 in ebook (già acquistabile su UltimaBooks e BookRepublic, arriverà
entro una settimana presso tutti i principali store on line: Amazon, IBS, Bol, Ultima Books, Book Republic, LaFeltrinelli...) al prezzo di €4,99
e in versione cartacea (acquistabile qui: http://www.ultimabooks.it/marley-chi-la-mia-vita-con-tre-labrador-pod) al prezzo di €15,00.
L’AUTRICE
Chiara Poli è nata a Bergamo il 21 febbraio 1975.
Giornalista, si è diplomata come
Sceneggiatrice/Autrice TV presso la Civica Scuola di Cinema di Milano e nel
2003, dopo la pubblicazione del suo primo libro (Ammazzavampiri - La prima
guida italiana al serial TV Buffy, Ed. ETS - Edizioni di Cineforum), ha
iniziato a scrivere di telefilm per TV Sorrisi & Canzoni, Satellite
e Telefilm Magazine.
Nel 2007 ha iniziato a lavorare per Fox Channels
Italy, diventando in seguito Direttore del Magazine di Foxtv.it per poi passare
ad occuparsi dei contenuti di tutti i siti istituzionali delle reti del gruppo
FOX (FOX, FoxCrime, FoxLife, Fox Retro).
Nel 2008 ha pubblicato La vita è un telefilm (Garzanti) insieme a Leo Damerini.
Nel giugno del 2012 è uscito in ebook Maniaci
seriali - Le serie tv e i loro fan (Edizioni di Cineforum).
giovedì 26 luglio 2012
L'amore vince sull'egoismo
Alla fine ho ceduto.
Gli ultimi due giorni hanno dimostrato che Rocco, qui, rischia di aggravarsi.
Le tre bionde lo urtano, gli saltano addosso, lo spingono a correre... Gli fanno male.
E lui deve stare TRANQUILLO.
Avevo chiesto espressamente delle sue condizioni alle zampe, mi è stato risposto che stava benissimo. La sera prima della partenza, sono stata avvisata che si erano accorti che il cane zoppicava, che avevano fatto una lastra e che non si capiva se era una lussazione o displasia.
Rassicurata dal fatto che fino al giorno prima "correva e saltava di qua e di là", sapendo che la displasia NON si manifesta da un giorno all'altro, ero pronta ad accoglierlo.
Ma ora che la reale situazione è emersa, so che Rocco non deve fare le scale, eppure quando le altre scendono in giardino lui si butta per seguirle.
Sto piangendo come una ragazzina, perché ho amato Rocco dal primo momento e rinunciare a lui, sapendo che starebbe meglio altrove, è dura.
C'è sempre un po' di egoismo nell'amore... Ma l'amore deve essere più grande dell'egoismo.
Io gli voglio bene. E' un cane di quelli che ti fanno innamorare in un secondo.
E amarlo davvero significa non metterlo in condizioni di aggravare la sua situazione, già molto delicata.
Così, ecco qui. Il volantino con l'appello per trovargli una casa ADATTA a lui.
Leggetelo attentamente e, se potete, spargete la voce.
Noi continueremo a curarlo e coccolarlo aspettando che "la sua persona", lì fuori, si faccia viva e che lei e Rocco, che ha sofferto tanto (sicuramente lo hanno abbandonato quando si sono accorti dei suoi problemi alle zampe, e in canile non stava certo meglio) si trovino.
Affinché possa nascere uno di quei legami che ci uniscono per sempre ai cani che prendiamo con noi.
Uno di quegli amori che durano per tutta la vita.
Gli ultimi due giorni hanno dimostrato che Rocco, qui, rischia di aggravarsi.
Le tre bionde lo urtano, gli saltano addosso, lo spingono a correre... Gli fanno male.
E lui deve stare TRANQUILLO.
Avevo chiesto espressamente delle sue condizioni alle zampe, mi è stato risposto che stava benissimo. La sera prima della partenza, sono stata avvisata che si erano accorti che il cane zoppicava, che avevano fatto una lastra e che non si capiva se era una lussazione o displasia.
Rassicurata dal fatto che fino al giorno prima "correva e saltava di qua e di là", sapendo che la displasia NON si manifesta da un giorno all'altro, ero pronta ad accoglierlo.
Ma ora che la reale situazione è emersa, so che Rocco non deve fare le scale, eppure quando le altre scendono in giardino lui si butta per seguirle.
Sto piangendo come una ragazzina, perché ho amato Rocco dal primo momento e rinunciare a lui, sapendo che starebbe meglio altrove, è dura.
C'è sempre un po' di egoismo nell'amore... Ma l'amore deve essere più grande dell'egoismo.
Io gli voglio bene. E' un cane di quelli che ti fanno innamorare in un secondo.
E amarlo davvero significa non metterlo in condizioni di aggravare la sua situazione, già molto delicata.
Così, ecco qui. Il volantino con l'appello per trovargli una casa ADATTA a lui.
Leggetelo attentamente e, se potete, spargete la voce.
Noi continueremo a curarlo e coccolarlo aspettando che "la sua persona", lì fuori, si faccia viva e che lei e Rocco, che ha sofferto tanto (sicuramente lo hanno abbandonato quando si sono accorti dei suoi problemi alle zampe, e in canile non stava certo meglio) si trovino.
Affinché possa nascere uno di quei legami che ci uniscono per sempre ai cani che prendiamo con noi.
Uno di quegli amori che durano per tutta la vita.
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martedì 24 luglio 2012
Rocco e la voglia di vivere
Ci sono due modi di vedere la cosa: "Che legnata che abbiamo preso, ora come diavolo si fa?" oppure "Abbiamo salvato un cane meraviglioso".
Quando dissi a mio marito di andare a prendere Dharma in canile non sapevo quasi nulla di lei.
L'ho voluta e basta.
Si vedeva subito che aveva problemi alle zampe, ma eravamo preparati ad affrontarli.
Quando ho scelto Rocco, invece, ho chiesto espressamente delucidazioni sulla sua situazione di salute. In particolare sulle zampe, visto che per raggiungere il giardino deve fare le scale.
Mi è stato assicurato che stava benissimo, che faceva le scale senza problemi e che "saltava qua e là come un grillo". La sera prima del suo arrivo ho ricevuto una telefonata che mi informava che si erano appena accorti che zoppicava, e che dalle lastre non si capiva (?) se era displasia o una lussazione. La lastra, poi, è arrivata senza referto (fatto "a voce").
Certi che la displasia non saltasse fuori da un giorno all'altro (anche dopo il suo arrivo, ci hanno ripetuto che il cane fino a poco fa stava benissimo), non abbiamo fatto ulteriori indagini.
La staffetta doveva partire, e noi eravamo pronti per accogliere Rocco.
Le informazioni sono state incomplete, fuorvianti, parziali. Chiamatele come volete.
A prescindere dalla buona fede, che probabilmente c'era, l'adozione non è stata curata.
Così mi sono ritrovata un cane con una gravissima displasia bilaterale e un'anca lussata (a conseguenza della displasia). Un cane denutrito (24 chili per un maschio labrador adulto di circa 7 anni). Un cane con una brutta bronchite infettiva. Un cane che non può passeggiare al guinzaglio, non può fare le scale e di conseguenza, in casa mia non sarà autonomo. Un cane cha mio marito ha scelto di chiamare Rocco e che, nonostante tutte le disgrazie che ha e che ha vissuto, scoppia di gioia di vivere e, da quando è qui, di felicità.
Quando dissi a mio marito di andare a prendere Dharma in canile non sapevo quasi nulla di lei.
L'ho voluta e basta.
Si vedeva subito che aveva problemi alle zampe, ma eravamo preparati ad affrontarli.
Quando ho scelto Rocco, invece, ho chiesto espressamente delucidazioni sulla sua situazione di salute. In particolare sulle zampe, visto che per raggiungere il giardino deve fare le scale.
Mi è stato assicurato che stava benissimo, che faceva le scale senza problemi e che "saltava qua e là come un grillo". La sera prima del suo arrivo ho ricevuto una telefonata che mi informava che si erano appena accorti che zoppicava, e che dalle lastre non si capiva (?) se era displasia o una lussazione. La lastra, poi, è arrivata senza referto (fatto "a voce").
Certi che la displasia non saltasse fuori da un giorno all'altro (anche dopo il suo arrivo, ci hanno ripetuto che il cane fino a poco fa stava benissimo), non abbiamo fatto ulteriori indagini.
La staffetta doveva partire, e noi eravamo pronti per accogliere Rocco.
Le informazioni sono state incomplete, fuorvianti, parziali. Chiamatele come volete.
A prescindere dalla buona fede, che probabilmente c'era, l'adozione non è stata curata.
Così mi sono ritrovata un cane con una gravissima displasia bilaterale e un'anca lussata (a conseguenza della displasia). Un cane denutrito (24 chili per un maschio labrador adulto di circa 7 anni). Un cane con una brutta bronchite infettiva. Un cane che non può passeggiare al guinzaglio, non può fare le scale e di conseguenza, in casa mia non sarà autonomo. Un cane cha mio marito ha scelto di chiamare Rocco e che, nonostante tutte le disgrazie che ha e che ha vissuto, scoppia di gioia di vivere e, da quando è qui, di felicità.
domenica 8 aprile 2012
Marley chi? La mia vita con tre labrador
Voi li doppiate i vostri cani?
No, perché in casa mia è la prassi.
Asia è di poche parole e si ripete piuttosto spesso "Vengo di Est. Io è maltrattata da piccola. Dai me biscotto, prego".
La Pimpa, che ha la grazia di un elefante in vetrineria e la profondità di pensiero di un tombino, ripete spesso "Non capisco, sono bionda!" con la "s" sifula. Jovanotti è il suo cantante preferito.
Dharma, infine, parla con un mix di dialetto veneto e brianzolo (la cadenza ce la siamo inventata con le poche informazioni che avevamo, sulla base di dove è stata trovata).
Si parla un sacco in casa mia, insomma.
No, perché in casa mia è la prassi.
Asia è di poche parole e si ripete piuttosto spesso "Vengo di Est. Io è maltrattata da piccola. Dai me biscotto, prego".
La Pimpa, che ha la grazia di un elefante in vetrineria e la profondità di pensiero di un tombino, ripete spesso "Non capisco, sono bionda!" con la "s" sifula. Jovanotti è il suo cantante preferito.
Dharma, infine, parla con un mix di dialetto veneto e brianzolo (la cadenza ce la siamo inventata con le poche informazioni che avevamo, sulla base di dove è stata trovata).
Si parla un sacco in casa mia, insomma.
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giovedì 2 febbraio 2012
Un amico a 4 zampe migliora la tua vita
So che non è uno dei miei soliti video... ma ho pensato di fare un'eccezione.
Un po' per rendere omaggio alle mie tre adorate bionde.
Ma soprattutto per mostrarvi che adottare una cagnolone sfortunato cambia la tua vita... in meglio.
Perché un amico a quattro zampe è un amico che non ti tradirà mai, non si arrabbierà mai, non si lamenterà mai... e ti amerà per sempre.
Un po' per rendere omaggio alle mie tre adorate bionde.
Ma soprattutto per mostrarvi che adottare una cagnolone sfortunato cambia la tua vita... in meglio.
Perché un amico a quattro zampe è un amico che non ti tradirà mai, non si arrabbierà mai, non si lamenterà mai... e ti amerà per sempre.
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mercoledì 28 dicembre 2011
Sai dove puoi metterteli, i botti di Capodanno?
Fatto sta che io non ho mai, mai capito cosa ci sia di divertente nel far scoppiare petardi e simili.
Magari sono solo una fifona, perché ho sempre pensato che quegli affari siano pericolosi (e infatti ogni anno partono svariate mani, braccia, occhi...).
O magari è perché un miliardo di anni fa un idiota durante una manifestazione ne ha tirato uno in mezzo alla gente e io sono rimasta sorda per quasi tre giorni.
Più probabilmente, è perché se una volta non capivo, ora non accetto che ogni anno mi tocchi temere (non per una sera, ma per un mese. I ragazzini non si accontentano di una sera) che i miei cani muoiano di infarto per colpa dei botti.
martedì 1 novembre 2011
Animali vs. animali
Chiariamo subito una cosa: qui non è questione di essere animalisti.
Io infatti non posso definirmi un'animalista: non vado alle manifestazioni e non partecipo ai sit-in (più che altro perchè la salute non me lo consente).
Non sono vegetariana (avendo 8 di emoglobina e non potendo mangiare frutta e verdura non posso concedermi questo lusso, anche se mangio sempre meno carne).
Certo, tirerei volentieri una latta di vernice rossa alle sciure impellicciate che mi tocca vedere in giro ogni inverno, sono tesserata ENPA, ho tre cani (di cui due di origini disgraziate) e adotto a distanza altri cani sfortunati, ma ciononostante mantengo ancora un punto di vista abbastanza obiettivo e razionale sulla questione.
Ecco perchè ci tengo a ribadire: qui non è questione di essere animalisti.
Qui è questione di essere umani.
Io infatti non posso definirmi un'animalista: non vado alle manifestazioni e non partecipo ai sit-in (più che altro perchè la salute non me lo consente).
Non sono vegetariana (avendo 8 di emoglobina e non potendo mangiare frutta e verdura non posso concedermi questo lusso, anche se mangio sempre meno carne).
Certo, tirerei volentieri una latta di vernice rossa alle sciure impellicciate che mi tocca vedere in giro ogni inverno, sono tesserata ENPA, ho tre cani (di cui due di origini disgraziate) e adotto a distanza altri cani sfortunati, ma ciononostante mantengo ancora un punto di vista abbastanza obiettivo e razionale sulla questione.
Ecco perchè ci tengo a ribadire: qui non è questione di essere animalisti.
Qui è questione di essere umani.
domenica 8 agosto 2010
Un agosto controcorrente
Su Facebook qualcuno mi ha linkato una nota che racconta in modo perfetto (e commovente, e divertente...) la vita dei volontari.
Persone meravigliose che dedicano tutto il loro tempo libero (e anche quello non libero) ad aiutare gli animali in difficoltà.
Persone come la mia amica Silvia.
Persone come Chicca di Rescue Retrievers.
Persone alle quale devo la meravigliosa esperienza che sto vivendo: adottare un cane sfortunato.
Persone meravigliose che dedicano tutto il loro tempo libero (e anche quello non libero) ad aiutare gli animali in difficoltà.
Persone come la mia amica Silvia.
Persone come Chicca di Rescue Retrievers.
Persone alle quale devo la meravigliosa esperienza che sto vivendo: adottare un cane sfortunato.
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