È da un po’ che ho in mente di scrivere questo post.
Oggi colgo l’occasione perché dopo aver ignorato, sorriso a chi derideva apertamente, voltato lo sguardo dall’altra parte… A un certo punto non ce l’ho fatta più.
E ho sbottato - di venerdì pomeriggio, nella via centrale della città piena di gente - per rivolgermi alla sciura che stava per aprire la bocca e insultarmi.
“Ecco, mi guardi con disprezzo scuotendo la testa, signora. Brava. Ha capito tutto. Intelligentona”.
Così l’ho apostrofata, ad alta voce.
Perché se è una gara d’intelligenza, qua sgomitano per aggiudicarsi l’ultimo posto in classifica.
Ormai sono quasi due mesi che porto Asia “in carriola” (come ci piace chiamarla).
Ovvero nel temutissimo, disprezzatissimo, incompresissimo PASSEGGINO PER CANI.
Peccato che sfugga un particolare, ai più: non è un passeggino come quello dei bambini, geni.
È una sedia a rotelle per cani.
Udite, udite! Incredibile ma vero: esistono cani disabili, cani malati e cani troppo anziani per camminare.
Io di cani ne ho tre.
Due camminano (e hanno diritto a uscire tutti i giorni per delle belle passeggiate), una no.
Se mio marito porta fuori Dharma e Pimpa e io resto a casa con Asia, la poveretta piange e si dispera.
Le mie tre cagnolone non sono parenti, eppure sono una famiglia: impossibile separarle.
Quindi si esce? Bene: o tutti o nessuno.
E io il cane che per tredici anni e mezzo mi ha fatto compagnia, mi ha voluto bene, mi è stato vicino e non mi ha mai dato un problema che fosse uno, a casa non lo lascio.
Non lascio la mia Asia a casa da sola a diventare vecchia.
Ha il morbo di Cushing (sotto controllo coi farmaci), una cataratta molto spessa (ci vede poco), la schiena deformata dalla spondilosi (è sotto antidolorifico, due volte al giorno, a vita) e un gomito sbilenco (zoppica moltissimo).
Però ha ancora voglia di giocare, ama le coccole e ha voglia di vivere.
Così, visto che in Italia non si trovano della sua misura, ho acquistato on line il “passeggino” per cani.
Qui da noi li vendono solo per cani fino a una certa taglia: i cani disabili o anziani oltre una certa misura vengono lasciati a casa.
Beh, non il mio.
Ho contattato diversi siti e alla fine ne ho trovato uno, in Belgio, disposto a spedirmi ciò di cui avevo bisogno.
Da lì, un tormento: ogni volta che usciamo con Asia è una sequenza infinita di: “Ma è pigro?” “Oh, ma abbiamo tutti i vizi eh!” “Ma si potrà? Povera bestia, ma mettila giù!” e via dicendo.
Sono pochi quelli che capiscono subito e si avvicinano chiedendo: “È anziana? Non cammina? Che cos’ha?”. E sono pochi anche quelli che sorridono ad Asia, e a me, e tirano dritto.
Magari capiscono.
Magari ci arrivano: quello che vedete nella foto non è un vezzo, bensì un ausilio per un animale in difficoltà.
E hanno il buon gusto di tirare dritto e farsi gli affari propri.
Qualcun altro probabilmente giunge alla stessa spiegazione - il cane ha dei problemi - ma disapprova e si sente in dovere di darmi la sua opinione.
Come la sciura intelligentona di oggi.
Perché in molti ritengono che sia “troppo” per un cane: è solo una bestia, cosa mi salta in mente di comprarle una carrozzina?
Beh, fatemi spiegare due cose:
- Non ho chiesto il vostro parere. E se vi vedo in giro con i capelli viola o le mutande che spuntano dai pantaloni non vi chiedo cos’avete che non va. Vivo e lascio vivere.
- Ogni volta che qualcuno fa qualcosa per gli animali (petizioni, beneficenza, ausilii per deambulare e via dicendo) salta fuori il solito, vecchio, superatissimo e stupido discorso: “Ma c’è gente che muore di fame, cosa ti preoccupi per una bestia.
Ecco.
Avevo già scritto qualcosa a riguardo: aiutare gli animali non vuol dire schifare l’umanità.
Lo ripeto in caso a qualcuno sfugga il concetto.
E poi, come dire: la bestia è “mia” e me la gestisco io.
E se ha bisogno della carrozzella per andare in giro, arriva la carrozzella.
Così come quando aveva bisogno degli interventi e delle medicine, erano arrivati gli interventi e le medicine.
Non si prende un cane per trattarlo male o per ignorarlo.
Lo si cura come si deve.
Altrimenti si prende uno di quei bellissimi cani-robot che ho recentemente visto in un negozio di giocattoli.
E via andare, cari miei…
Per fortuna esistono persone intelligenti!!Il mio Brughi ha anche lui 13 anni e 1/2 e fa un po' di fatica nel fare le scale per arrivare all'ascensore.Ma lo sollevo dalla parte posteriore e facendo "dai dai dai"lui parte contento e ritorniamo a casa.Le confesso che quando è stato operato per un grosso lipoma e ospitavo la Labrador di mia nipote (Polpetta) operata alla milza per un tumore ho dormito a terra con loro sul materassino perché mi facevano tenerezza,ma lo dico soltanto a lei e a poche persone sensibili e soprattutto intelligenti.
RispondiEliminaUn abbraccio ai suoi tesori!
Adriana
Grazie mille, Adriana! Sì, si fa qualsiasi cosa per aiutarli. Tutto ciò che è necessario: sono parte della famiglia... Un abbraccio forte!
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