lunedì 21 febbraio 2011

Tanti auguri a me (anno 2)

Rieccomi qui.
Un anno è passato dai primi auto-auguri pubblicati un anno fa su questo che ormai, più che il mio blog, è ufficialmente diventato... la mia valvola di sfogo.
Quella che tutti cerchiamo. Quella che ci impedisce di impazzire, con molte probabilità.
Quella che io ho trovato qui, facendo affidamento sul potere catartico della scrittura.
Io che scrivo da una vita, che lo faccio tutti i giorni per lavoro e che fino a poco più di un anno fa non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere prezioso farlo.
Io che sono reduce da una nottataccia da dimenticare, con l'annuale lotta primaverile (notturna e non) contro il maledetto Signor Crohn (la vedete l'occhiaia da colica multipla, nella poco artistica ma buffa foto in cui guardo me stessa?) condita dal più classico degli incubi: in mutande ad un evento prestigioso e pieno di gente...

Si vede che sto invecchiando, eh. Mai fatti gli incubi classici, prima d'ora. Faccio la creativa anche mentre sogno, io, sissignori. Non ricordo se vi ho già parlato dei miei incubi horror... Vi basti sapere che ne ho fatti tanti - e tanto dettagliati da girarne dei perfetti film dell'orrore - che ho perso il conto da anni.
Incubi così vividi che ancora ricordo quelli di quasi trent'anni fa. E tenete presente che se provate a chiedermi di cosa ho mangiato stamattina a colazione, faccio fatica a rispondervi...
Dev'essere l'età.
Appena sveglia, in piena tradizione da "ommmiodddio sto invecchiando!" mi sono chinata per accarezzare una delle mie adorate blondies (qui accanto) e mi sono strappata la schiena. Giusto nel mezzo. Un male boia.
Ma mi scappava da ridere. Sono un legno anche adesso, ma un po' mi scappa ancora da ridere.
Perché bisogna far così, di fronte ai classici eventi fantozziani che fanno parte della vita (della mia, soprattutto!).
In fondo riderci su è l'unica cosa da fare.
Certo: la faccio facile adesso, qui, davanti al computer, ad esercitare il potere catartico del blog.
Stanotte non era così rosea la prospettiva.
Non sono solo stata male fisicamente: a forza di coliche una dietro l'altra, anche se cominci alle due di notte, poi non dormi più. E chissà come mai, ti metti a pensare freneticamente... e mai a cose belle. Strano, eh?
Il mio pensiero di stanotte è quello che mi tormenta ormai da un paio d'anni: il mio rapporto con le bugie.
No, non ho visto troppi episodi di Lie to Me (anche se in effetti li ho visti tutti... E alcuni anche più volte).
E' che io ho proprio un problema con le bugie, e alla ormai rispettabile età di 36 anni la cosa mi scoccia.
Vorrei tanto capire come risolvere la questione.
Mi applico.
Ma non serve.
Quando la gente mente spudoratamente, io non riesco a farmene una ragione.
Perdo il controllo.
Ci sono un paio di persone che raccontano un mucchio di stronzate (passatemi il francesismo, dai. E' il mio compleanno) da parecchio tempo. Ne hanno sempre raccontate, a dire la verità. Ma leggerle, dopo che le hanno messe per iscritto, mi fa arrabbiare in modo incontrollabile.
Avrei tanta voglia di fargliele ingoiare, quelle bugie.
Non che io non menta, per carità: sono un pozzo di menzognette (io chiamo così le scadenti "scuse" autoprodotte per non fare qualcosa. Bugie che racconti a te stesso e agli altri) e non ne vado certo fiera.
Ma sono una persona onesta.
E di questo vado molto, molto fiera.
Mai rubato nulla. Mai. E le tasse le paghiamo tutte, sempre (questo ve lo avevo già accennato, sempre a proposito di onestà e disonestà).
Anche perché pare che di questi tempi non ce ne siano molte, in giro, di persone oneste.
Un po' mi sento sola in effetti. E la cosa non fa che accrescere la mia rabbia.
Potrei capire se i bugiardi di professione cercassero di giustificarsi in qualche modo, magari tirando in ballo questioni che nulla hanno a che vedere con le loro malefatte (che so: problemi di qualsivoglia genere).
Ma così, no.
Io non ammetto che la gente menta in modo così spudorato, perfino quando c'è di mezzo la legge.
E' una cosa che mi fa impazzire.
Non riesco a confrontarmici e ci perdo la testa.
Lo troverò, prima o poi, un modo per accettare passivamente una cosa che non concepisco - e forse proprio per questo mi turba tanto: un po' non riesco a capire, e un po' è in conflitto con quel senso di ingiustizia che ti va diventare verde come Hulk, avete presente?
Lo troverò? (passo dall'affermazione alla domanda).
Non ne sono così sicura.
Ad ogni modo, tocca convivere anche coi bugiardi, i ladri ed i truffatori.
Il mondo ne è pieno e statisticamente qualcuno - più o meno vicino a noi - ci tocca.
Non credo che riuscirò mai a comprendere la questione, o a giustificarla.
Ma almeno mi piacerebbe riuscire a metterla un po' più sul piano "vivi e lascia mentire" sapendo di essere nel giusto. Me lo auguro come regalo di compleanno.
Ma ci credo poco. Perché si sa: i giusti stanno svegli la notte. I bugiardi, i ladri ed i truffatori dormono come sassi...

2 commenti:

  1. Non sò se in questo post, parli dei gravi problemi che l'Italia è costretta ad affrontare a causa, di un presidente osceno e ridicolo, in ogni caso mi rispecchio molto in quello che hai detto visto sotto questa interpretazione!
    Se così non fosse, complimenti perchè è un pezzo con più chiavi di lettura!

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  2. Oooohhh!! Come spesso accade mi sento molto in sintonia con ciò che affermi.
    Ne so qualcosa anch'io di notti insonni e....strappetti alla schiena!!
    Per me sei come la Coca-Cola...se non ci fossi dovrebbero inventarti!!!Maura

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