Questa volta non parlerò solo di telefilm
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Ma per piacere. A chi voglio raccontarla?
Certo che parlerò di telefilm: in fondo si tratta del mio lavoro, e anche della mia passione.
La sfortuna di essere costretta a casa per questioni di salute è bilanciata dalla fortuna di poter svolgere un lavoro che piace. Tanto.
E che condiziona gran parte della mia vita. Ad esempio, trascuro vergognosamente il blog perché dal 10 febbraio Lost è in onda su FOX con l'ultima, imprendibile stagione e questo evento mi impegna moltissimo (fra Lost in Progress, Fantalost e il lavoro senza pause di moderazione dei commenti).
Ma bando alle ciance...
Sono qui perché fra due giorni sarà il mio 35° compleanno e io me ne sento sì e no 18.
Forse anche per via del lavoro che faccio, sebbene - se leggete il Magazine di Fox e questo recentissimo blog, lo sapete già - io cerchi di trarre spunto dalle serie tv per riflettere insieme ai miei lettori su tematiche un po' più impegnative.
Ebbene: questa volta la "tematica" sono io. Una (quasi) trentacinquenne, giornalista e blogger specializzata in serie tv che divide le sue giornate fra tv, computer e visite mediche più frequenti di quanto (chiunque) vorrebbe.
La mia vita non è certo facile: mi toccano una trentina di pastiglioni al giorno, ho infinite limitazioni su cibo e bevande, gli effetti collaterali mi impediscono una vita del tutto "normale" (essendo immunodepressa, ad esempio, mi sono preclusi i luoghi chiusi frequentati da altra gente).
I miei orari sono un po' bizzarri: il cortisone (insieme a qualche preoccupazione) non fa dormire, così spesso lavoro tutta la notte.
Credo che i miei articoli più "ispirati" siano frutto di quelle insonni, interminabili, a volte spaventose ore notturne. Per ogni evento "negativo", insomma, si può cercare un contraltare positivo.
Perché, badate bene, quanto ho scritto qui sopra non è motivo di lamentela.
Sono qui, all'alba del mio 35° compleanno, per regalarmi e regalare un messaggio improntato all'ottimismo e alla speranza.
La mia vita non è facile, certo, ma ci sono tante persone che hanno una vita ben più complicata della mia. Io ne sono consapevole, e di conseguenza sono grata di quello che ho.
Il mio lavoro è inevitabilmente legato ad una serie di circostanze che potrebbero venir meno, ma ce l'ho, me lo sono guadagnato e alla faccia di qualcuno che non ci avrebbe scommesso una lira (chi se li fila, gli euro?) mi sono costruita un'invidiabile posizione pur con tutte le oggettive limitazioni che mi costringono "entro certi confini".
Le mie amiche Francesca e Silvia, per il mio compleanno, hanno creato il gruppo "Desperate Fans della Poli" su Facebook: una sorpresa che mi ha fatta sorridere, mi ha un po' commossa ma soprattutto mi ha spinta a riflettere sul fatto che, se la volontà c'è, il modo di combinare qualcosa si trova sempre.
Io, tanti anni fa, il lavoro me lo sono inventato.
Ho studiato e lavorato per trasformare la mia passione per il cinema (prima) e la tv di qualità (poi) in una professione. Ci sono riuscita.
Anche in questa mia breve storia, dunque, c'è una morale: la vita non è semplice per nessuno. Rabbia, tristezza e senso di impotenza colpiscono tutti, prima o poi. Restarne vittime, però, non aiuta.
Fidatevi di me: un atteggiamento positivo fa miracoli.
Arrabbiati o no, le nostre condizioni non cambiano, giusto? Perché, dunque, non dovremmo viverle con la maggiore serenità possibile?
Viviamo già - più spesso di quanto vorremmo - momenti in cui non ci ricordiamo nemmeno il significato della parola "serenità": perché compromettere anche tutti gli altri momenti?
Basta poco, a volte, per stare un po' meglio: due parole d'incoraggiamento da parte di una persona cara. Una soddisfazione sul lavoro. Magari la compagnia di un animale domestico (credo fermamente nella Pet Therapy, le mie assistenti Asia e Pimpa possono confermare).
Altre volte, magari, è sufficiente la nuova puntata del nostro telefilm preferito: noi ci immergiamo in questo fantastico mondo pieno di personaggi ed eventi eccezionali, nei quali possiamo identificarci per un po', e la magia è fatta: ci sentiamo speciali, ci divertiamo, soprattutto riusciamo a distrarci.
E ricarichiamo le batterie, per tornare a combattere in quella vita che per qualcuno, e in qualche occasione, diventa una guerra. Ogni santo giorno.
Lo facciamo con gioia, gratitudine e ottimismo (e con un po' di rabbia, qualche lacrima e una sana dose di lamentele, ogni tanto: ci vuole equilibrio in tutto).
Quindi.
Tanti auguri a me.
Tanti auguri a tutti voi.
Di cuore.
Mi hai fatta commuovere, Chiara!
RispondiEliminaBellissime parole e concordo pienamente!
Te lo dissi qualche tempo fa e sono felice di sentirtelo dire... pensare positivo fa sempre bene!!! :D
Quando fai il compleanno?
I N F I N I T I auguri!!! :* Spero passerai una splendida giornata in compagnia di tuo marito, Asia, Pimpa, le persone a cui vuoi bene e... dei telefilm che tanto amiamo! ^^
E bellissima tu ed il nuovo banner! ^.^ Vedo il poster di Mulder! *.*
Kisses e namaste! :*
Ehi, cara!
RispondiEliminaHo trascurato tutti i tuoi commenti, ma come vedi ho latitato un po' qui sul blog, perdonami.
Compio gli anni domenica: ho ANCORA trentaquattro anni, al momento :-D
Il poster di Mulder alle mie spalle in ufficio, in effetti, riassume un po' il tutto: "I Want to Believe", alieni ed astronavi a parte, rende abbastanza l'idea di quanto ho scritto qui sopra, non trovi? :-)
Grazie e bacioni
Non ti preoccupare affatto! ^_^
RispondiEliminaOK... allora, me lo segno! :P Se ti mando una cosina all'indirizzo e-mail di Schermo TV ti arriva o non è più attivo? :)
Quello che ho pensato anch'io... "I Want To Believe" è perfetto!!! :D
Grazie a te di tutto! ^^
Namaste, Chiaretta! :*
La mail dovrebbe funzionare correttamente, dovessi avere problemi a scrivermi ti basterà farmelo sapere qui, così in caso ti contatto io ;-)
RispondiEliminaapprezzo molto lo stile "combat", e io stesso ho una visione bellica della vita, come le tartarughe ninja: kawabanga! ;-)
RispondiElimina:-)))))))))))))
RispondiEliminaMandata domenica... spero sia arrivata! ^^
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