giovedì 22 luglio 2010

NO all'abbandono!

Quando ho visto la foto qui accanto, linkata da uno dei miei amici su Facebook, sono rimasta a fissarla per quasi dieci minuti. Come inebetita.
Cercavo la prova che si trattasse di un fotomontaggio, di uno scherzo di cattivo gusto.
Lo so, che in questo periodo viene abbandonato un cane ogni due minuti.
Lo so che i canili sono pieni.
Lo so che tanti muoiono di stenti, di disidratazione, di incidenti (e ne causano, loro malgrado, coinvolgendo persone innocenti).
Lo so.
Ma io ho due cani che mi hanno insegnato molto più di tante persone.
Conosco il loro amore incondizionato, la loro incapacità di portare rancore, di agire in cattiva fede, di invidiare, di tradire.
Quindi, anche se so che queste cose succedono, preferisco pensare che capitino raramente. Che siano "lontane".
Perché in fondo in fondo non credo che si possano fare cose tanto abominevoli.
Invece, a quanto pare, si può.
E non pensarci è un errore.

Premesso che quando sento dire che "se i luoghi di villeggiatura accettassero i cani, la gente non li abbandonerebbe", già mi girano.
Voglio dire: mi rendo conto della verosimiglianza di questa affermazione, ma mi fa arrabbiare pensare che fra una vacanza ed il proprio cane, la gente scelga la stramaledetta vacanza senza pensarci due volte.
Io non vado in vacanza da dieci anni.
E quest'anno, per la prima volta, mi pesa davvero.
Non so che darei per essere in grado di tornare a trovare il mio amato mare.
Ma non posso.
Ad ogni modo, se anche potessi, mi guarderei bene dall'andarci senza i miei cani.
Ci sono un sacco di posti - fuori dall'Italia, principalmente - dove i cani hanno libero accesso ovunque.
L'ultima vacanza è stata anche l'unica di Asia al mare (vedi foto).
Siamo andati in Costa Azzurra.
Non dimenticherò mai i bei momenti passati tutti insieme.
E non riuscirò mai a capire come le persone che prendono un cane (perché se ce l'hai, in qualche modo lo hai voluto, no?) possano decidere di abbandonarlo.
Abbiamo tanto da imparare dagli animali.
Ma siamo così arroganti da pensare che essere la specie dominante del pianeta ci dia il diritto di fare qualsiasi cosa.
Io sono convinta che un giorno pagheremo a caro prezzo i nostri errori.
Abbandonare un animale, maltrattarlo, servirsene per i test sui cosmetici (rossetti, santo cielo!)... è un abominio.
Io non voglio credere che esistano persone in grado di fare tutto questo.
Ma so che ci sono.
Lo so.
E se l'amore del loro cane non può nulla di fronte alla loro malvagità, mi chiedo cosa possa arginarla.
Forse nulla.
O forse noi.

4 commenti:

  1. tra l'altro oggi sono tantissime le strutture che accolgono sia cani che gatti. Hills ha pubblicato una guida di tutta Italia, e la regala ai clienti.
    Gandhi diceva che la civiltà di un popolo si vede da come tratta gli animali. Non siamo messi tanto bene.
    Anna

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  2. ma come si fa??? legare un cane in autostrada sull'asfalto bollente! delnquenti!!!!
    Lilly

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  3. la mia amica lilly mi ha fatto leggere qui: sono daccordo con tutto quello che dici. dobbiamo imparare a rispettare gli animali e anke gli altlri uomini!

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  4. quoto in toto. condivido lo sgomento. se trattano così i cani, meglio non parlare dei gatti. sono molto indulgente verso le imperfezioni umane (a partire dalle mie che sono spettacolari), ma qui non riesco a capire né ad immedesimarmi. come se si parlasse non di umani, ma di una specie aliena.

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