Per quanto banali, i detti popolari raccontano grandi verità. Bisogna battere il ferro finché è caldo.
O il forno, in questo caso.
Dopo il risotto ai porcini pensavo di dedicarmi all'Assisted Chef (il PAPF - Programma a Prova di Fessi, come lo chiamo io). Non vedevo l'ora. Ma dopo un esordio così, scusate, potevo forse accontentarmi delle patate lessate di Luca Viscardi (non me ne voglia il caro Luca, ma penso che questo delle patate sarà il mio tormentone di blogger al forno. Metterei anche una faccina per rafforzare, ma non sarebbe professionale).
Potevo forse accontentarmi, dicevo? Ovvio che no. Così ho investito noveenovantagrassieuri nell'acquisto di un bellissimo libro di ricette al microonde, con soluzioni piuttosto originali... Ma io ho cominciato con un classico.
La quiche lorraine. Abbinata alle patate gratin dell'Assisted Chef (due piccioni con la medesima fava).
Risultato: ho tirato insieme la mia prima cena per quattro persone.
E per tutta la sera ho avuto problemi d'identità: chi diavolo è questa che cucina? Cosa vuole da me?
Esci da questo corrrrrpo!
C'è da dire che io, prima di essere contattata dal Signor Whirlpool, un forno a microonde di un'altra marca ce l'avevo già. Un Signor Forno a sentire chi me l'ha venduto (a carissimo prezzo). Capirai.
Meno di sei mesi dopo l'acquisto, senza nemmeno un uso spropositato, è morto. Una cosa, lì... Non il motore... quell'altra. Insomma. Gli hanno cambiato il cuore.
Ad ogni modo, non è a Prova di Fesso. Non ha ricette precaricate. Non griglia. Non ventila. Non crispa. Ha un triplo bypass. E' uno sfigato!
La quiche da microonde, ad esempio, senza il mio Jet Chef sarebbe venuta palliduccia: dopo averla cotta, un paio di minutini di grill le hanno dato tutta un'altra faccia. E un altro sapore.
Ora devo solo trovare il modo di sostituire lo Sfigato, che è a colonna insieme al forno "standard", con il Jet Chef.
Dovrò modificare i mobili. Eh, pazienza.
Chi lo molla più, il miracolo tecnologico che a trentacinque anni, dopo decenni di bruciature e scottature e nervosismo e odio per la cucina, mi ha trasformata in una cosa che somiglia tanto ad una cuoca (dei poveri)?
Io no di certo.
E per la cronaca: detesto ancora cucinare perché ho l'assoluta certezza che non mi avvicinerò mai ad un forno tradizionale né ad un fornello. Manco a quel prodigio scientifico del mio piano a induzione. Nossignore.
Niente padella. Niente forno. Tutto nel Jet Chef.
Il Signor Whirlpool ha fatto un affarone, selezionandomi per il progetto blogger al forno: canterò le sue lodi finché avrò fiato. Il suo Jet Chef (che ora è mio, eh!) mi ha cambiato la vita.
Mi ha resa protagonista di un'avventura che mi fa provare tante emozioni, che mi diverte da pazzi e che ha addirittura passato l'esame del primo ospite.
Il vicino-cavia, severo giudice, marito dell'adorabile vicina di cui ho parlato qui. Quella che fa invidia a Bree Van De Kamp in cucina, per intenderci.
Ebbene: quiche lorraine autoprodotta con l'aiuto del Signor Buitoni (seee, me la faccio da sola, la pasta brisé. Aspetta e spera. Ci sono le confezioni pronte per cosa, secondo voi?!), insieme a patate gratin assistedcheffate con il programma a prova di fesso = esperimento riuscito e superato a pieni voti.
Non devo far altro che stabilire il prossimo menu.
E ricordarmi di trovare un esorcista di fiducia, perché qui il problema è che sono diversa anche dopo che ho finito di cucinare. Sostanzialmente perché mi ricordo di averlo fatto, mi stupisco di non avere mal di stomaco e non mi capacito di questa nuova me. Anche se, dovendovelo proprio confessare, quasi quasi mi piace...
E' ufficiale, lo voglio!!!
RispondiEliminasono disposta a correre il rischio esorcista di fiducia