venerdì 9 aprile 2010

Gli storpiatori di nomi

La questione dell'adattamento è lunga e dolorosa.
Sangue, sudore e lacrime, come si suol dire, m'è costata negli anni. E me ne costerà ancora, ahimé. Ne trovate un riassuntino abbastanza recente qui.
Il succo del discorso, in questo momento, è che non giustifico, ma capisco che l'adattamento possa creare qualche difficoltà che poi sfocia in qualche (di troppo) errore.
Non capisco, però, e temo che mai capirò, cosa costa ai doppiatori pronunciare correttamente i nomi dei personaggi.
Se qualcuno lo sa, mi illumini. Perché io, che con gli strumenti del mio lavoro riesco a spiegarmi quasi tutto quel che accade nel mondo dei telefilm, 'sta cosa proprio non la capisco.

Tutto nasce dal fastidio di sentire ancora, anche nell'ultima puntata (prima della pausa), parlare di PUC. Chi? Puck (PAC), Puckerman (PACKERMAN), uno dei ragazzi di Glee.
Ora.
Non esiste al mondo una sola, valida ragione per pronunciarlo com'è scritto anziché come si pronuncia. Non esiste. Ditemi quello che volete. Ma non c'è.
Non c'è uno straccio di motivo per il quale gli adattatori, o i direttori del doppiaggio, o il ragazzo che porta le bibite, non debbano essere correttamente informati sulla pronuncia dei nomi propri dei personaggi.
Non è difficile: avete le puntate in originale, vi basta prendervi un appunto mentre le guardate per adattare. Ce la potete fare, giuro.

Tutto nasce, dicevo, dal fastidio di sentire PUC. Chi mi fa un po' "pucci" e un po' "pulisci", e mi dà l'idea di sporco. Sì, io mi faccio vedere da uno bravo, ma voi fate il vostro lavoro!
Soprattutto dal momento che, lamentandomi su Facebook durante la visione di Glee, mi hanno giustamente ricordato qualche altra disgrazia passata.
Il che ha scatenato una sorta di viaggio nel tunnel degli orrori (preferivo il viale dei ricordi. Pazienza. You Can't Always Get What You Want).
Volete un assaggio? Eccolo qui: il signor Spàc (Star Trek; e il capitano CHIRC dove lo lasciamo?), Fèbe Buffè (Friends), Annibal smit (A-Team), basta. Mi fermo qui. Preferisco vivere.

E comunque, devo ancora capire com'è che Richie Cunnigham è diventato Ricky Cunningham.

6 commenti:

  1. Te la dò io la spiegazione! E' per dimostrare ancora una volta quanto noi italiani siamo indietro con l'inglese! A conferma di ciò, basta pensare a quanti nostri nonni o zii siano stati erroneamente chiamati (o tradotti???) IAMES (James...), IOSEF (Joseph...) o chissà in quale altro orrendo modo! E tutto nel tentativo inutile di "globalizzarci" con la bella cultura inglese..

    RispondiElimina
  2. Studio lingue da una vita ed io non capisco come possano fare certi errori di traduzione. In alcuni casi, non ci sono spiegazioni logiche, Chiaretta... non ci sono.
    "The master rose, he let me live to punish me" come fa a diventare "Maestro rosa mi ha lasciato vivere"? Come? Traduttore automatico?
    Potrei capire errori diversi, ma un qualunque studente delle medie sa che "rosa" come colore è "pink" e studia la tabella dei verbi irregolari! Com'è possibile che, un tizio che dovrebbe essere addirittura laureato, faccia errori del genere? E com'è possibile che nessuno là dentro si accorga dell'errore? Neanche i doppiatori?
    La mia teoria è sempre la stessa... avanti i raccomandati, a casa i meritocratici.

    RispondiElimina
  3. non so se hai mai visto greek, ma spitter che è diventato sputo in italiano?
    (FulviaLeopardi)

    RispondiElimina
  4. Dolore! :-D
    Vero. Dovevo mettere in conto il rischio che mi ricordaste tutte le peggiori magagne delle traduzioni, scrivendo questo post.
    Non leggero mai più un commento :-D

    RispondiElimina
  5. Ciao, ti scrivo mentre ti ascolto sul podcast di Onda Ludica...e ti scrive perchè da quando ho iniziato nel 90 a collaborare con Zapp! e TGM ho utilizzato lo pseudonomi Puck. Chi mi pronuncia "puc" in genere si appella a Sogno di una notte di mezz'estate, dicendo che così dovrebbe essere pronunciato. Personalmente sono concorde con te sulla pronuncia "Pac"

    RispondiElimina
  6. Grazie Puck,
    in effetti il tuo intervento mi ha fatto pensare. Mi è venuto il sospetto che anche i doppiatori si fossero ispirati a Shakespeare, sbagliando la pronuncia per quello... Naaa, ovvio che non è così ma è stato bello pensarlo! :)

    RispondiElimina