domenica 13 settembre 2015

La repubblica delle banane

Oggi ne parlano tutti: TG, giornali, siti. E allora voglio parlarne anch'io.
Gli ultimi tre casi di malagiustizia di oggi dimostrano come qui in Italia si viva in realtà nella Repubblica delle Banane.
Un uomo, la cui figlia morì suicida dopo la violenza subita dal suo professore, viene condannato a risarcire con 40.000 euro la famiglia dello stupratore: un giudice ha stabilito che il padre del mostro, attualmente in carcere, debba essere risarcito per il disagio di essere il padre di un uomo condannato per stupro.


Dei 65.000 euro (questo vale una giovane vita italiana) di risarcimento dovuti dal mostro alla famiglia della vittima, invece, nessuna traccia. Perché il mostro risulta nullatenente e non dovrà pagare. A pagare sarà solo una famiglia che ha perso una figlia in un modo orrendo.
Un altro uomo, straniero, è in carcere per un omicidio il cui vero esecutore ha recentemente confessato. Ma resta in carcere. Perché ci vorrà tempo affinché l'ammissioe del vero assassino - lo stesso che aveva accusato e fatto incarcerare l'innocente, per inciso - faccia il suo corso e l'uomo venga rilasciato. E magari risarcito. E ancora: una ragazza identifica l'uomo - un immigrato irregolare senza fissa dimora, quindi non rintracciabile - che l'aveva violentata, ma nessuno lo arresta quando può farlo. Lo denunciano a piede libero, lasciandogli il tempo di dileguarsi e di aggredire altre donne.
Il tutto, non va dimenticato, in tempi d'indulto che al contrario di quanto aveva affermato Prodi ai tempi (lo ricordo benissimo) vale per tutti: assassini e stupratori inclusi.
Se mi leggete sapete già, perchè l'ho scritto più volte, che ammazzare qualcuno mentre si è alla guida sotto l'effetto di alcol o droga, in Italia costituisce un'attenuante: non si è ritenuti capaci di intendere e di volere, quindi non si è perseguibili come se lo si fosse. Per questo serve la legge sull'omicidio stradale, che trasformi in aggravante l'atto criminale di mettersi al volante quando non si è padroni di sé. Per questo serve una riforma urgente della giustizia, che stralci la burocrazia liberatrice di assassini (ricordate i molti casi di quelli che evadono mentre sono in permesso premio? O quelli che rubano al supermercato, pur essendo stati condannati a 4 ergastoli? O quelli che ammazzano i loro figli e vengono mandati a scontare la pena ai domiciliari?) e che garantisca la certezza e l'equità della pena.
Da decenni in questo paese ci si preoccupa delle condizioni dei carcerati, del sovraffollamento, dei decreti svuotacarceri. Non si costruiscono nuove strutture, non si fa nulla per far sì che quasi il 30% dei carcerati in italia - percentuale degli immigrati irregolari nelle nostre galere, e percentuale sufficiente a risolvere il problema del sovraffollamento - venga esplulso o mandato a trascorrere la pena nel suo Paese d'origine. Non ci si preoccupa di mettere fine alla carcerazione preventiva (il garantismo vale solo per alcuni, e la legge - ce lo dimostra il governo stesso con l'interpretazione della legge Severino - non è uguale per tutti).
Il sistema della giustizia italiano è al collasso. Lungaggini, corruzione, ingiustizie che si ripetono giorno dopo giorno.
Eppure continuiamo a credere in questo sistema. Anche quando ci ferisce direttamente, quando ci dimostra - sulla nostra stessa pelle - di essere inadeguato, inadatto, non imparziale.
E mentre tutto questo succede ogni giorno, e succede a dozzine di brave persone costrette a risarcire i mostri mentre gli assassini la fanno franca, il nostro premier autoeletto pensa all'Air Force One de' noartri per viaggiare più comodamente a spese dei contribuenti. Per compiere il suo dovere di rappresentante italiano con maggiore efficacia. Doveri come mollare tutto e tutti per volare a New York ad assistere alla finale tutta italiana degli U.S. Open.
Sono sicura che potremmo trovare metodi migliori per impiegare il denaro pubblico. Sono sicura che l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, aggirata dal suddetto premier con una leggina vergognosa - contro la quale solo il M5S ha sonoramente protestato in parlamento - faccia parte di quel sistema marcio, che rispetta le sentenze solo quando gli fa comodo e le aggira quando lo ritiene necessario.
Quel sistema che permette alle cooperative coinvolte in Mafia Capitale di continuare a gestire il business dell'immigrazione, senza che il Governo ne prenda direttamente il controllo.
Fate gestire l'emergenza dell'immigrazione agli enti pubblici: regioni e comuni, senza nessun intermediario. Concentratevi sulla riforma della giustizia. Non candidate, e non lasciate governare, gli impresentabili della commissione antimafia. Non permettete che gli Odevaine già condannati per droga precedentmente diventino i vice capo gabinetto dei Veltroni e poi i re del marcio che affligge l'Italia fin nelle ossa. Non parlate per settimane, con la fiera della retorica, di funerali incriminati: concentratevi su chi è vivo e delinque. Non lasciate che i governanti che nessuno ha eletto usino i soldi pubblici per pagare i debiti dei loro papà, mentre si dichiarano "rottamatori". Non consentite che l'opinione pubblica venga manipolata, con campagne d'odio costruite ad arte per spostare l'attenzione da ciò che conta davvero. Trovate le soluzioni.
Introducete il reato di omicidio stradale.
Gestite direttamente l'immigrazione e sveltite le pratiche di identificazione e asilo.
Costruite nuove carceri (se abbiamo i soldi per l'air force one romano, per fare campagna elettorale sull'abolizione dell'IMU e per far arrichire le coop,  li abbiamo anche per questo) e rinchiudeteci delinquenti e assassini, invece di lasciarli andare.
Garantite la certezza della pena.
Fate rispettare il garantismo alla base del nostro sistema, oppure rinnegatelo. Ma almeno siate coerenti.
Fate la guerra alla corruzione.
Aprite gli occhi.
E fateci smettere di vergognarci di essere italiani.

6 commenti:

  1. ...che dire, io sono sempre piú convinta che essermene andata dall'Italia sia stata la cosa migliore, certamente una mossa codarda ma di farmi il sangue amaro tutti i giorni non mi andava proprio. Guardare la situazione del mio paese da fuori, dove tutto va come dovrebbe, la fa sembrare ancora piú disperata. Chissá se ne usciremo mai!

    xx

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    1. Cara marikanl, me lo chiedo spesso anch'io! Ne usciremo? Francamente lo spero, ma proprio non lo so... Un abbraccio!

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  2. 1. "debba essere risarcito per il disagio di essere il padre di un uomo condannato per stupro"

    Bufala, deve essere risarcito perché ha vinto una causa contro di lui per "«frode ai creditori con manovre elusive»". Che abbia vinto giustamente o meno non so, se la gente guarda il dito e non la luna non aiuta.

    2. "Un altro uomo, straniero, è in carcere per un omicidio il cui vero esecutore ha recentemente confessato. Ma resta in carcere. Perché ci vorrà tempo affinché l'ammissioe del vero assassino - lo stesso che aveva accusato e fatto incarcerare l'innocente, per inciso - faccia il suo corso e l'uomo venga rilasciato."

    Siamo un paese abbastanza civile da processare prima di condannare uno, e quindi rilasciare l'altro. E se si scopre che in realtà ha confessato qualcosa di falso?

    3. "Il tutto, non va dimenticato, in tempi d'indulto"

    2006? Non si applicava alla violenza sessuale. E direi che non siamo più nel 2006.

    > Se mi leggete sapete già, perchè l'ho scritto più volte, che ammazzare qualcuno mentre si è alla guida sotto l'effetto di alcol o droga, in Italia costituisce un'attenuante:

    Quindi hai sbagliato più volte, è reiterazione. Nel mio paese, 0.5-5 anni è più poco di 3-10.

    > (ricordate i molti casi di quelli che evadono mentre sono in permesso premio? O quelli che rubano al supermercato, pur essendo stati condannati a 4 ergastoli? O quelli che ammazzano i loro figli e vengono mandati a scontare la pena ai domiciliari?)

    Penso debba rileggere la funzione del carcere.

    > venga esplulso o mandato a trascorrere la pena nel suo Paese d'origine.

    Oppure liberalizziamo le droghe leggere. Senza senso per senza senso.

    > Non ci si preoccupa di mettere fine alla carcerazione preventiva

    Questo nemmeno credo di capirlo. La carcerazione preventiva si usa in caso di possibile fuga, inquinamento e reiterazione. Cosa c'è di strano?

    > ce lo dimostra il governo stesso con l'interpretazione della legge Severino

    Se hai una condanna definitiva, vale, se no, non vale. L'interpretazione è chiarissima e viene applicata. La scrittura però ha delle lacune, tipo che non vale per tutte le categorie.

    > il nostro premier autoeletto pensa all'Air Force One de' noartri per viaggiare più comodamente a spese dei contribuenti.

    infatti, meglio partire sul S.21 "Folgore", 3 posti a sedere compreso Renzi e il pilota, 8 scali per la Francia e se scoppia una guerra devi aspettare l'atterraggio. Ma almeno costa due euro e novantanove.

    > Per compiere il suo dovere di rappresentante italiano con maggiore efficacia. Doveri come mollare tutto e tutti per volare a New York ad assistere alla finale tutta italiana degli U.S. Open.

    Senza sarcasmo sarebbe perfetta come frase.

    > Sono sicura che l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti

    Li ha azzerati (che poi dare tutto il merito a Renzi è un tantino ingenuo) e ti lamenti?

    > senza nessun intermediario.

    Perché i politici sono tutti onesti e incorruttibili, e hanno risorse sufficiente anche per pensare a quello. Facciamo prendere in gestione anche i rifiuti e i trasporti, visto che siamo qui.

    > Non candidate, e non lasciate governare, gli impresentabili della commissione antimafia.

    Una lista faziosa che non farebbe governare il Presidente eletto in Campania perché ha rifiutato la prescrizione.

    > Non lasciate che i governanti che nessuno ha eletto

    dimmi un governo eletto.

    Mai letto un articolo così sbagliato, bufalaro, qualunquista e populista. Potrei usarlo come modello da NON copiare.

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    1. Caro Emanuele, le opinioni sono opinioni ma qui ti sono sfuggiti dei fatti. Io mi baso sulla mia esperienza personale, e su quella di altre persone che conosco. Credo che il sistema sia profondamente sbagliato. Profondamente. Credo che sia il sistema a essere sbagliato, bufalaro, qualunquista e populista (la parola più in voga dell'anno). E non posso che augurarti di non dover mai, MAI avere a che fare con un sistema che non punisce chi uccide qualcuno che amavi e soprassiede sul fatto che l'abbia fatto con la superficialità e la leggerezza di chi sa bene che il sistema lo tutela.

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    2. Vabbé, se non si risponde ai punti è un tantino inutile, ma tant'è, sono scelte. Direi che se ti basi sulle esperienze personali non stai parlando di fatti. Ma ok, non mi aspettavo altro, abbiamo scritto abbastanza entrambi.

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  3. Grazie per la dettagliata analisi ema, illuminante e indispensabile come i denti del giudizio

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