Non avrai altro scrittore all'infuori di me (Ode a Christopher Moore)

Amazon mi ha mandato una mail di conferma: oggi mi verrà consegnato l'ultimo libro del mio scrittore preferito, Christopher Moore. Com'è già accaduto in passato, la casa editrice che lo distribuisce in Italia, Elliot Edizioni, ha ritardato di qualche giorno l'uscita prevista. Immagino che la traduzione e la pubblicazione degli scritti di Moore sia ricca di difficoltà, magari per questioni di diritti o altro, visto che non tutte le sue opere sono disponibili in italiano. Non ho mai indagato sulla quesione, ora che ci penso, ma alla fine "La vampira della porta accanto" è in viaggio verso di me, e io non posso non condividere il mio entusiasmo con chi, magari, ancora non conosce questo grande autore.
La sua opera più famosa e celebrata è "Il vangelo secondo Biff", capolavoro di ironia che ha fatto molto discutere perché racconta la vita di Gesù attraverso la  voce del suo scanzonato migliore amico, Biff appunto. Ma anche gli altri romanzi di Moore vantano la medesima intensità, con la riuscita parodia di un mondo che dovrebbe prendersi meno sul serio.
Io, lettrice compulsiva, divoratrice di libri di ogni genere, sarei pronta a rinunciare a tutto per lui.
Se Christopher Moore mi dicesse: "non avrai altro scrittore all'infuori di me", otterrebbe immediatamente tutta la mia devozione. Rileggerei all'infinito le sue opere, senza mai stancarmi.
Perché Christopher Moore non è solo il mio scrittore preferito, è soprattutto l'uomo che con la sua fervida immaginazione, la sua impagabile ironia, i suoi intrecci studiati nei minimi dettagli e i suoi personaggi indimenticabili, mi trasporta in mondi fantastici.
A prescindere dal genere di storia che sceglie di raccontarci, Moore centra sempre il bersaglio: pur volendo centellinare la lettura delle sue opere, per non rimanere in astinenza anzitempo, ho già divorato nove dei suoi romanzi. E mai una volta sono rimasta delusa. Nelle sue storie, spesso popolate da mostri (umani o soprannaturali), c'è la radice profonda della cultura americana.
Gli spazi deserti, i paesaggi infiniti, le cittadine di provincia in cui tutti si conoscono, l'orizzonte dai mille colori e le strade che si srotolano attraverso un Paese sempre pieno di sorprese, fanno da sfondo ad avventure che intrattengono, divertono, fanno riflettere e affrontano tematiche che non passano mai di moda.
Le allegorie sono il forte di Moore: la sua prosa non è ricca solo dal punto di vista dello stile, delle trovate e dei colpi di scena, ma anche dal punto di vista delle metafore. Moore scrive per restituirci un'immagine precisa del suo ideale di mondo, ovvero un mondo in cui ciascuno trova il proprio posto e si costruisce il proprio destino, a prescindere dai piani dei suoi avversari, degli oppositori o dei nemici.
La naturalezza con cui l'autore inserisce elementi soprannaturali nel contesto di un mondo verosimile regala al lettore svolte inattese, oltre a quel pizzico di magia che nei suoi romanzi non manca mai. Riprendendo più volte gli stessi personaggi, per costruire dei crossover tra storie diverse, Moore stimola il lettore ad approfondire la conoscenza della fauna che popola il suo mondo immaginario. E crea con i suoi fan un rapporto duraturo e pieno di soddisfazioni.
Nulla viene lasciato al caso, nei suoi lavori. Ogni sviluppo è progettato per mantenere la coerenza narrativa che pervade ciascuna delle sue opere.
Christopher Moore si serve di una comicità intelligente, sottile, tagliente. Quella comicità che non a tutti piace e che non tutti riescono a cogliere. Ma quando essa trova il lettore giusto, scatta la scintilla ed esplode la magia. E nessun altro scrittore, nemmeno il più amato fra tutti quelli che hai amato prima di lui, si dimostrerà alla sua altezza.