Per ovvie ragioni di spazio, non ripeterò in questa sede tutto il discorso sulla sexposition, sul femminismo e sulle accuse mosse alla serie di HBO tratta dai romanzi di George R.R. Martin che ho già affrontato in un apposito capitolo del mio libro Il mondo de Il trono di spade.
Però, lasciatemelo dire: la rovente (ma sarebbe meglio "montata ad arte") polemica scatenata dalla sequenza finale della puntata 5x06, che SkyAtlanticHD aveva già trasmesso lunedì scorso in versione originale sottotitolata e ieri sera in versione doppiata, è solo il mezzo scelto da una senatrice americana, e delle femministe inglesi, e dei qualunquisti della tv di tutto il mondo, per ottenere il proverbiale quarto d'ora di celebrità.
Se non avete ancora visto la puntata, fermatevi qui: spoiler in arrivo. Altrimenti, continuate a leggere.
La faccenda è piuttosto semplice: Sansa Stark viene costretta a sposare Ramsay Snow. Pardon, Bolton. L'ex bastardo, ora nobilitato, dell'uomo che ha sterminato gli Stark alle Torri Gemelle durante le Nozze Rosse.
Ramsay è il personaggio peggiore di tutta la saga. Lo si può serenamente definire un sadico torturatore, psicopatico e crudele, naturalmente portato per il Male con la "M" maiuscola. Come si dice, fra l'altro, accada sempre ai bastardi, cioè ai bambini nati al di fuori del matrimonio, come nel caso di Ramsay, nella saga di Martin. Aggiungiamoci che il ragazzo è il frutto dello stupro di Roose Bolton ai danni della moglie di un mugnaio e abbiamo il quadro completo.
Perché "stupro" è la parola chiave, qui: quello che Ramsay fa subire alla sua novella sposa Sansa Stark, nel finale dell'episodio incriminato, ha scatenato la polemica.
Peccato che non si veda: la regia si limita a mostrarci il volto di rigato dalle lacrime di Theon Greyjoy (noto anche come Reek), costretto da Ramsay ad assistere.
Peccato che si sentano solo i lamenti (non certo di piacere) di Sansa, mentre la visione di quanto accade ci viene risparmiata perché siamo benissimo in grado di immaginarlo da soli.
Peccato che Il trono di spade, negli episodi trasmessi prima di questo, abbia già mostrato torture di vario genere, scuoiamenti, decapitazioni.
Peccato che lo "stupro di nozze", ovvero il primo rapporto sessuale, senza tanti complimenti, fra Daenerys e Khal Drogo, ci sia stato mostrato senza che nessuno facesse una piega.
Certo: Daenerys è una guerriera. La (futura, in quel momento) Madre dei Draghi. L'aspirante al trono di spade.
Non è certo la fragile e delicata Sansa Stark, personaggio che nelle prime stagioni avrebbe dovuto sconvolgere più per la sua debolezza di carattere che per la sorte che le viene riservata. Sansa è cresciuta, ha già un matrimonio "obbligato" alle spalle, con Tyrion Lannister. Ma è arrivata da Ramsay vergine, perché Tyrion ha rispettato il suo volere di non consumare il matrimonio.
Ora Sansa si trova nelle grinfie di quel mostro di Ramsay, e non potevamo pensare nemmeno per un istante che lo stupro nuziale le venisse risparmiato.
Eppure, si è scatenato un inferno mediatico.
La parola "stupro" ricorreva sui media di tutto il mondo, sulle condivisioni degli articoli su Facebook, nei tweet di molti.
Perché, dunque, se avevamo già visto questo e anche di peggio?
Ve lo dico io: per nessun motivo plausibile.
Per il gusto di far polemica, accusando la tv di essere la solita "cattiva maestra" che istiga alla violenza sulle donne, o sugli indifesi. Senza che chi ha voluto cavalcarla, quella polemica, si rendesse conto di essere stato il primo a fare discriminazione: Daenerys sì e la nobile Lady Stark no? Gli uomini torturati fino alla morte sì, ma le donne che gemono lontano dai nostri occhi no? La moglie di Robb Stark, incinta, pugnalata ripetutamente al ventre, in una sequenza da far rabbrividire, sì, e Sansa con Ramsay no?
E senza che il resto del mondo si rendesse conto che lo stupro, nel mondo d'ispirazione medievale di Westeros, è all'ordine del giorno. Senza che questo impedisca che, di fatto, a governare i due continenti, siano di fatto delle donne.
Cersei Lannister a Westeros, Daenerys Targaryen a Essos.
Chi è, adesso, quello debole e indifeso?
Sinceramente mi hanno fatto ben più male altre scene, come appunto le "nozze di sangue" rispetto alla violenza subita da Sansa. Certo, è proprio un personaggio sfortunato e mi spiace che la famiglia Stark debba soffrire così tanto, ma Game of Thrones ci ha abituati a molto, molto peggio.
RispondiEliminaLa penso esattamente come te.
Eliminatotalmente d'accordo
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