lunedì 27 agosto 2012

Anobii e KindleObsession, recensioni dei libri

Eccomi qui. Domattina si ricomincia a lavorare (scrivo di domenica sera, ma pubblicherò il post lunedì mattina. Tanto per creare un po' di confusione spazio-temporale).
Le agognate ferie sono finite e io ho passato le due settimane di riposo a prendere il sole, nuotare e leggere. Non ho fatto praticamente altro...
Ah, no! Aspettate! Ho fatto anche altro!
Anobii Obsession, benvenuta!

Ero iscritta da tempo ma non l'avevo mai usato. Grazie ad un'amica, che mi indicava la sua libreria su Anobii per scambiarci consigli di letture, ho iniziato ad usare il mio profilo.
Come si intuisce dal badge qui in home page.
Ho inserito qualche libro, giusto per avere qualcosa in libreria.
Poi ho scoperto l'app su iPhone che ti permette di inserire i libri con la lettura del codice a barre...
E sono impazzita.
Ho passato tre giorni interi a scannerizzare qualsiasi cosa mi capitasse a tiro, aggirandomi per casa come un'ossessa a caccia di codici a barre.
Anche dove non ce n'erano (tipo su pentole, cani, mutande e sedie).
Per la serie (...): quando inizio una cosa non mi fermo finché non ho finito.
In realtà questa volta mi sono fermata per eccesso di stress.
Troppa fatica, correre dietro ai libri che ho infilato in ogni anfratto di casa.

Comunque alla fine ho inserito quasi tutto, almeno dei libri a portata di mano.
Quelli inscatolati in solaio e in cantina resteranno lì.
Ma nel frattempo un bel gruzzolo di 500 e rotti titoli l'ho portato a casa.
E ho iniziato a scrivere le mie recensioni.
Eccoci quindi al punto: le RECENSIONI DEI LIBRI.
Ora.

Su Anobii cerchi un titolo e per prima cosa - come fai su Amazon, per dire - guardi subito quante stellette ha totalizzato e sbirci le recensioni dei lettori.
Il problema è che pare che in giro ci siano migliaia di novelli De Santcis.
Ventordicimila parole di recensione.
Oibò, faccio prima a leggere il libro.
Contando anche che, essendo recensioni di lettori comuni, come me, il gusto personale è preponderante.
Metti che perdo mezz'ora a leggermi il papiro altrui, che mi convince a comprare il libro.
Poi leggo il libro e lo trovo orrendo.

Io la vedo così: su siti/social network e quant'altro tipo appunto Amazon e Anobii, le recensioni non dovrebbero superare le 4-5 righe. Tanto per dare qualche indicazione utile (e priva di spoiler) a chi è indeciso sulla lettura del libro in questione.
Poi sui blog, i siti specializzati e gli altri social network uno può anche scrivere una recensione chilometrica: va benissimo, se vado a cercarla lì vuol dire che ho tempo e voglia di leggerla.
Oppure che seguo l'autore o il blogger.

Ma se sto cercando opinioni che mi permettano di capire se un libro può piacermi o meno, non dovrei essere costretta a leggere dettagliate analisi con vita morte e miracoli di autore, personaggi e recensore.
O no?
Così, ecco la mia regola: su Anobii ho iniziato a scrivere le mie recensioni, con una lunghezza massima di 4-5 righe, appunto (ancora meglio se sono di meno).
Non è solo, secondo me, la cosa migliore per esprimere il proprio giudizio e sperare di essere utili ad amici ed estranei. E' anche un ottimo esercizio di sintesi (alla faccia della mia profe delle superiori, che non trovando molto da correggermi nei temi mi scriveva sempre che ero "prolissa").

Dalla fine di giugno ad oggi, in circa due mesi, ho letto quasi 30 libri (ah, dolce far niente! Ah, giornate lunghe!)
Ho pensato di riportare qui qualche recensione breve fra quelle che ho iniziato a pubblicare su Anobii. Sono libri di generi e lunghezze diversi, tanto per fare qualche esempio...
Nella speranza di esservi utile :-)


Le ultime 5 ore
di Douglas Coupland
Accattivante, pieno di sorprese e colpi di scena. Un gruppo di sconosciuti alle prese con la fine del mondo e con la consueta bravura di Coupland nel trascinare il lettore dentro le storie dei suoi personaggi.

Il giardino segreto
di Frances Hodgson Burnett
Un classico per ragazzi che, riletto da adulti, aggiunge alle atmosfere "magiche" del racconto la consapevolezza del messaggio nascosto fra le righe: l'importanza dell'autodeterminazione.

Cittadini X - Serial killer dalla realtà allo schermo
di Federico De Zigno
Argomento e idee interessanti, tenendo presente che il libro risale a diversi anni fa e quindi non è aggiornato. Ma la lettura è piuttosto difficile: mai visti tanti refusi in un libro già pubblicato, pare una prima bozza!

Blade Runner - Storia di un mito
di Paul M.Sammon
I segreti, le curiosità, gli aneddoti: tutto quello che avresti sempre voluto sapere su Blade Runner (ma non avresti mai osato chiedere?). Piacevole e appassionante.

Saper vedere il cinema
di Antonio Costa
Il primo libro per avvicinarsi all'argomento: un'infarinatura di storia del cinema, generi, linguaggio... Semplice e completo, non a caso fra gli intramontabili per chi inizia a studiare cinema.

Il viaggio dell'eroe
di Chris Vogler
Un testo imperdibile per gli sceneggiatori, i critici, gli studiosi ma anche i curiosi che amano dare una sbirciatina dietro le quinte per scoprire come nasce una grande storia. E per stupirsi di fronte alla rivelazione che sì, è proprio vero: la quasi totalità delle sceneggiature è riconducibile agli archetipi e fasi del viaggio descritti nel testo.

Casi di emergenza
di Michael Crichton
Il libro che ha ispirato la creazione di E.R. ma che con ma serie non ha nulla a che vedere, se non l'idea di affrontare i cinque casi medici descritti nel libro da Crichton, ai tempi studente in medicina, sia dal punto di vista del medico che da quello del paziente.

Il cucchiaio d'argento
"Il" libro di cucina per definizione. Quando hai un dubbio sulla ricetta di un piatto tradizionale della cucina italiana lui è lì, pronto a fugarlo. E pronto a insegnarti tutta la terminologia corretta per interpretare ogni ricetta (anche di altri libri). Un intramontabile must in cucina.

Innocente
di Scott Turow
"Presunto innocente" è un gran romanzo. Questo sequel è ben scritto, naturalmente, e ipnotico nelle parti processuali. Turow sa fare il suo mestiere di scrittore... Ma in questo caso l'ho trovato inutile e banale. Certi miti non si dovrebbero toccare. A distanza di tanti anni, poi...

Il conte di Montecristo
di Alexandre Dumas
Una storia di speranza e seconde opportunità contrapposta alla ricerca della vendetta che fa da filo conduttore a questo romanzo, incredibilmente moderno e sottile nella descrizione della psicologia che regola le relazioni.

Perché le donne sposano gli opossum?
di Rossella Calabrò
Esilarante. E come i migliori libri umoristici, basato su piccole e grandi verità della vita di coppia. Per ridere di e con il proprio Opossum...



3 commenti:

  1. Ciao Chiara,volevo farti innanzitutto i complimenti per il blog,per il sito e anche per il canale youtube (l'ho appena scoperto e mi sto guardando tutti i tuoi video)..mi piace molto come scrivi e soprattutto quello che scrivi!Adoro il fatto che tu riesca a dare alle serie tv lo spazio e l'importanza che si meritano :)
    So che non c'entra molto con l'argomento del post anzi per nulla)ma volevo farti una domanda,sempre se ti va di rispondere e soprattutto se non ne hai già parlato da qualche parte :)
    Cosa ne pensi del "problema" del doppiaggio?Voglio dire,non credi che sarebbe meglio lasciare una serie in lingua originale con i sottotitoli nella nostra lingua?So che è lo stesso discorso che si potrebbe fare con i film,ma quelli non durano più di due ore,mentre le serie durano molto di più e non sempre le scelte "di voce" sono delle più felici..addirittura a me è capitato di non riuscire a seguire una serie in italiano dopo averla vista in originale da tanto erano diverse le voci!Per non parlare delle scelte "opinabili" di traduzione,soprattutto in ambito comico..
    So che è un tema che divide,sarei curiosa di sapere cosa ne pensi :)
    Holly

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    1. Ciao Holly! Ma quanti complimenti, grazie!
      E sì, in effetti la questione doppiaggio-adattamento è molto, molto spinosa...
      io ovviamente voto per la visione originale sottotitolata (cosa che grazie ai DVD, e a FOX, posso apprezzare :-)
      Ne ho parlato in diverse occasioni... La prima che mi è venuta in mente, così su due piedi, è questa qui: http://chiarapoli.blogspot.it/2009/12/true-blood-datemi-un-coperchio-presto.html
      Grazie ancora, e aspetto un coperchio! :-D
      Bacioni

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  2. Grazie mille della risposta,vado subito a leggermi l'articolo!E sì,direi che Fox ha fatto un grande passo in avanti proponendo la versione originale sottotitolata..finalmente qualcuno che ci pensa!
    Continua così :)
    Holly

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