domenica 6 febbraio 2011

New York, anima mia

Io non sono una da racconti, né da romanzi. Sono una da articoli, da saggi, da blog.
Quello che ho sentito di dover scrivere, però, era troppo lungo per un post.
Così ne ho fatto una sorta di racconto, credo.
Non ne sono proprio sicura perché l'ho scritto di getto e non l'ho riletto. Mi sono limitata a scorrerlo velocemente per decidere in quali punti far rientrare il testo all'inizio di un paragrafo che volevo evidenziare. Tutto qui. Quindi con molte probabilità ci sarà qualche refuso, e qualche virgola di troppo (è un vizio. Ormai ho quasi smesso di combatterla, la guerra delle virgole).
Non so bene quale uso dovrei fare di ciò che ho scritto, ma ho pensato di pubblicarlo.
Non mi sono limitata a scriverlo solo per me. O forse sì: in fondo questo è il mio blog...
NY Anima Mia

2 commenti:

  1. oh Chiara ... anche questa volta mi hai colpita e commossa.. grazie :*

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  2. ci son stato nel 1996, ancorché a mie spese, x una missione di agenti immobiliari fiaip (interscambio con l'americana NAR, national association of realtors). era una meravigliosa babilonia imperiale e arrogante, nessuno poteva nemmeno lontanamente immaginare un 11 settembre, o lo tsunami immobiliare del 2007. invitati nell'invalicabile university club sulla quinta, marmi e mogano dappertutto, costruttori col cognome tedesco e agenti immobiliari col cognome italiano, i 2 gruppi etnici di "c'era una volta in america" e del "padrino". camicie bianche cravatte scure gemelli d'oro. abito nero, scarpe nere lucide. tutto come nei film.

    forse proprio perché a NYC tutto è come nei film, o forse perché la città non è che un'enorme location cinematografica, non avrei potuto descrivere meglio dell'autrice l'emozione, l'ubriacatura e la sindrome di stendhal, lo straniamento dimensionale (tutto è diverso, proporzioni di auto, strade, palazzi, androni, grandi magazzini...).

    o forse i sogni non sono mai solo sogni...

    chapeau -.-

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