sabato 12 dicembre 2009

Gli Esperti Senza Nome (e senza qualifica)

Questo non è un post, questo è un parto.
Ci ho messo quasi tre giorni per scriverlo, per leggere tutto il materiale e per decidermi a lasciare che fosse “lui” a parlare, accorciando di continuo i miei interventi - che erano arrivati ad occupare una decina di pagine.

Ci ho messo tanto perché questo post, che dividerò in più parti (la seconda on line domani), per me tratta un tema importantissimo.
Riportando del materiale prelevato dai Report degli ultimi 3 anni dell'Osservatorio TV del Moige, intendo portare alla vostra attenzione il modo in cui questo potentissimo strumento di comunicazione viene usato in maniera impropria.

L'Osservatorio tv del Moige è un ottimo esempio, forse il migliore nel nostro Paese, di come anche chi è totalmente privo di competenze specifiche possa salire in cattedra, da un palco piuttosto autorevole, e dare indicazioni fuorvianti ai telespettatori.

Gli esperti del Moige che redigono il Report mensile sono senza nome.
E, quindi, senza qualifiche.
Spesso sparano a zero sull'oggetto del loro interesse. Ma sempre in modo anonimo.
Io invece il nome ce lo metto sempre, sotto a un articolo in cui consiglio o sconsiglio la visione di una serie tv.
E guarda un po'. Qui, sul mio blog, ci metto addirittura la faccia...

L'ANONIMA ESPERTI – PARTE 1
“Litigi e tradimenti, atti di bullismo e slealtà, una diffusa assenza di senso morale costituiscono i contenuti e le scene della serie che, nonostante l'ambientazione e le storie di giovani, non è loro adatta”.
Una bambolina a chi indovina chi parla e di cosa.

Vabbè, avete indovinato: gli anonimi esperti del Moige parlando di Gossip Girl.
Offrendomi l'occasione per inaugurare questo mio “studio ragionato della critica-non-critica” con due considerazioni.

La prima: le parole usate per descrivere l'influenza negativa del teen drama in questione sono pressoché identiche a quelle utilizzate in molti report su Paso Adelante, O.C., Tutto in famiglia. La formula, in buona sostanza, è quasi sempre la stessa. Ci sono variazioni nella terminologia e nell'ordine dell'esposizione, ma il succo del discorso non cambia.
Soprattutto, rimane superficiale (la frase ricorrente nei report è “contestato per la volgarità e la superficialità e molto altro”. Mai che descrivano con dovizia di particolari il misterioso molto altro).

Seconda considerazione. Nel report si legge: “Gli episodi descrivono la vita quotidiana di questi ragazzi che tra college (ma non si vedono mai studiare), costosi locali di ritrovo per giovani (dove bevono spesso anche alcolici) e camere da letto (dove stanno prevalentemente sdraiati), trascinano la loro adolescenza tra droga, alcol, sesso, senza progettualità sul proprio futuro e senza ideali.”

Non sono certo stupita che il titolo “Gossip Girl” non suggerisca nulla agli Anonimi Esperti, ma ammetto di essere un po' sconcertata dalla delusione delle aspettative.
Mi spiego: l'Anonima Esperti si aspetta realmente di trovare in tv un teen drama che mostri i ragazzi mentre studiano? Come nelle lezioni di matematica notturne su Rai3? In una fiction?
E poi: i locali di ritrovo per giovani non vanno bene perché sono costosi o perché – come qualunque locale al mondo – servono alcolici? E infine: io mi preoccuperei se i protagonisti stessero prevalentemente sdraiati, che so, in cucina o in bagno. Ma a quanto ne so, in camera da letto uno tende a stare sdraiato.

Questo per dire che le motivazioni, in genere, sono un tantino fragili. Ho scelto l'esempio di Gossip Girl perché è quello più dettagliato e meglio motivato. Figuratevi il resto (no, non figuratevelo: lo leggerete in questo e nei prossimi post). Ho scelto queste motivazioni superficiali (per usare uno dei loro termini preferiti) perché ce ne sarebbero molte altre, volendo, da cogliere con un occhio critico. Che ne so: si potrebbero evidenziare i buchi di sceneggiatura che rendono incomprensibili alcuni passaggi e che a volte fanno agire i protagonisti con azioni che risultano troppo in contraddizione con la personalità costruita per loro. Oppure si potrebbe contestare il fatto che le differenze sociali alla base della serie sono state lasciate da parte, cambiando direzione all'impianto narrativo (non che la cosa non vada bene: basta che la struttura regga e si può fare tutto).
Non saprei: avendo visto Gossip Girl (con una certa soddisfazione, anche) faccio solo qualche tentativo per dimostrare che una critica consapevole fornisce, volendo, elementi di contestazione.

Il punto è che bisogna guardare ciò di cui si scrive. E no, 10 minuti non bastano.
Soprattutto, se si vuole fare critica televisiva sarebbe opportuno essere in grado di capire quello che si guarda servendosi degli strumenti per l'analisi di immagini e contenuti. Essere psicologi, sociologi o educatori non ha nulla a che vedere con la critica televisiva e l'analisi dei testi audiovisivi. Non è una qualifica valida.
Sarebbe come se Chiara Poli si mettesse a girare per le scuole dicendo ai ragazzi come devono comportarsi.
(continua)

3 commenti:

  1. il moige è stato spesso fustigato anche da gianluca nicoletti x suoi toni apocalittici e l'assenza di qualsiasi spessore tecnico nelle sue critiche ai programmi televisivi.

    purtroppo molte associazioni consumatori operano così, e non solo nella critica moralistica ai telefilm rovina-giovani (ma mi faccia il piacere...). la loro competenza parrebbe inversamente proporzionale al rilievo mediatico e alla loro influenza.

    beneficiano del cd "argumentum ex auctoritate", ovvero si presume che qualsiasi cosa dicano "i consumatori" sia vangelo. ma chiunque abbia studiato un briciolo di storia della logica sa che l' "ex auctoritate" è un argomento fallace, anche se di sicura presa retorica: le proprie tesi, soprattutto se stroncatorie, bisognerebbe sempre argomentarle in modo scientifico. l' "ipse dixit" lasciamolo ad aristotele, che tra l'altro è stato criticato eccome pure lui...

    ah, e anche a me non dispiace affatto "gossip girl" ;-)

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  2. 'l'Anonima Esperti si aspetta realmente di trovare in tv un teen drama che mostri i ragazzi mentre studiano?'

    Beh, allora il film preferito del Moige dovrebbe essere Twilight: si vede tutta la vita della high school, tutte le aule, comprese palestra, segreteria, parcheggio e infermeria. Si entra nel dettaglio del programma, parti di lezione e di libri, domande e risposte dei prof. Perfino gli studenti ne parlano. Non è certo una cosa comune sullo schermo. Eppure non mi pare che il Moige lo apprezzi.

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  3. Se solo ripenso a quel "contestato per la volgarità e la superficialità e MOLTO ALTRO" mi piego in due dalle risate. Roba per cui le insegnanti di italiano ti fustigano alle medie!! Una domanda sorge spontanea: ma quale razza di cretino potrebbe fidarsi di consigli così "superficiali"???????? O_O
    Andrea

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