Giornalista specializzata in serie tv, maniaca seriale, scrittrice, appassionata di cucina, bipede di riferimento di tre cagnolone bionde. Sì, certo: mi pagano per guardare la TV. E' un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!
lunedì 14 dicembre 2009
Crisi creativa in tv?
Ricevo una segnalazione dal mio amico Leo Damerini, che sul suo blog Telefilm Cult – sempre ricco di articoli di gossip divertenti e “leggeri” inframmezzati da questioni ben più serie, rigorosamente legate alle serie tv – ha riportato un suo articolo pubblicato su Telefilm Magazine.
Argomento: il copia e incolla delle sceneggiature made in Hollywood.
Leo, che porta decine di esempi per avvalorare la sua tesi, mi ha chiesto di intervenire in proposito. Io, come geppo (uno dei commentatori del post su Telefilm Cult), riconosco il valore volutamente provocatorio dell'articolo di Leo. E dico la mia.
Non condivido appieno la "denuncia" di una Grande Crisi Creativa post (e pre) sciopero degli sceneggiatori.
Non tanto perché rifiuto di ammettere che tale crisi ci sia – anche se sono vent'anni che si continua a parlare di crisi d'idee a Hollywood, per cinema e tv, e la questione ormai è parificata al “non ci sono più le mezze stagioni”.
Non perché rifiuto di riconoscerne la presenza, dicevo, bensì perché... non credo che sia una novità. E soprattutto, non penso che possa impedire la realizzazione di prodotti interessanti. Mi spiego meglio.
La prima cosa che mi hanno insegnato alla Scuola di Cinema è che tutto è già stato scritto. Ed è vero: le tipologie di storie sono numerose, ma pur sempre limitate. Dal genere, dallo stile, dal mix di elementi diversi. Tutto, insomma, è “analizzabile” secondo criteri ben definiti.
Sono i dettagli, i personaggi e gli eventi costruiti di volta in volta sopra uno scheletro predefinito a fare la differenza. Soprattutto in fatto di serie tv americane, scritte secondo schemi di sceneggiatura riconducibili per il 95% al Paradigma Hollywoodiano e alla teoria del Viaggio dell'Eroe (che cito, non a caso, nel mio libro su Buffy).
Quindi, se è vero che molte delle novità citate da Leo traggono (anche dichiaratamente) spunto da serie o film precedenti, e vero anche che le serie e i film precedenti citati nel post sono a loro volta ispirati a materiale precedente (romanzi, racconti, fumetti, film, folklore...).
Inoltre, in molti casi non si tratta di scopiazzature che tentano di passare in sordina, bensì di consapevoli citazioni e omaggi in puro stile postmoderno (e io, vista la mia passione per serie come Buffy, Lost, Scrubs e tante altre che hanno fatto della citazione uno dei loro meccanismi base, ci vado a nozze, col postmoderno!).
Per fare un esempio: la citazione de La notte dei morti viventi di Romero in Medium (serie che fra l'altro trovo riuscitissima grazie alle Storie ordinarie di soprannaturale) non vuole passare per “nascosta ispirazione”, insomma.
Oltretutto, anche se la domanda è “Chi sono io per controbattere le affermazioni di Variety?”, mi tocca proprio dissentire: la seconda stagione di Mad Men (e la terza, a quanto ho potuto giudicare dai primi due episodi in onda ieri sera) era decisamente all'altezza della prima. Voi non trovate?
Insomma: si scopiazza, si fanno remake, si cita? Sì. Certo che sì. E' così ora ed è stato così per tanto tempo.
Ma è un male? No.
Almeno non sempre, se si “pesca” dalle fonti giuste e si mescola con ingredienti originali, scelte innovative o personaggi particolari.
Come hanno fatto X-Files, Buffy, Dr. House, C.S.I. e tante altre grandi serie di oggi e di ieri.
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tutto vero, anche se le citazioni alla Romero sono una cosa, la mancanza di originalità (questa era la centro del post) è altra cosa...
RispondiEliminala questione è però un'altra: è vero o non è vero che è la stagione (autunnale, americana) con meno idee (e serie tv da memorabilia, Glee escluso) dell'ultima decade (almeno)?
Non saprei: quante idee originali abbiamo avuto nelle stagioni tv (americane, s'intende) passate? Voglio dire: una, due, massimo tre (in casi eccezionali) serie all'anno che potessero rappresentare una vera boccata d'aria fresca... E quindi forse non siamo messi così male nemmeno quest'anno. E non lo saremo il prossimo.
RispondiEliminaIo credo che le serie "novità dell'anno" siano sempre una o due, e che vada avanti così da un pezzo. No?
No.
RispondiEliminaSi è passati dall'anno d'oro 2004 (Lost, House, Desperate Housewives, Battlestar Galactica, Boston Legal..., tra gli altri) o dal 2006 (Dexter, Brothers&Sisters, Studio 60, Heroes) all'anno scorso dove forse l'unico eccelso mi pare True Blood. Fino a questa stagione dove sfavilla (al momento) solo Glee...siamo in discesa libera!!! Largoooooooo
Vabbè, ma il 2004 (bisesto, fra l'altro) è stato un anno di grazia per la tv... Non vale usarlo come metro di paragone! :-D
RispondiEliminaPer il 2006 ne citi 4, ma hai messo un titolo di troppo. Quindi, con 3, rientriamo nella MMC (Media Massima Consentita)...
Facciamo che dico come la penso: Brothers & Sisters è ottimamente interpretata e "piglia" per quella buona dose di intrighi da saga generazionale alla Dallas... Ma da qui ad inserirla nelle "novità"... ;-)
2005: almeno Grey's Anatomy, Weeds, My Name is Earl, Medium, Prison Break...
RispondiElimina2006: aggiungici Big Love (se vuoi metterlo a metà con B&S fa almeno uno...!!!)
2007: Mad Men, Californication, se vuoi anche Dirt
2008: True Blood
2009: Glee
la parabola è discendente...
Ma qui facciamo selezioni a nostro favore, però! :-D
RispondiEliminaMancano Better Off Ted (avercene!), Sons of Anarchy, Breaking Bad, United States of Tara, Pushing Daisies...
Nel tuo elenco dei debutti annuali "freschi" manca roba! E in qualche caso ce n'è d'avanzo: puoi dire tutto ciò che vuoi di Grey's Anatomy, ma non che ha inventato qualcosa di nuovo...
Tutti buoni, se non buonissimi, ma non che lasciano il segno...(tra i miei, al limite anch'essi, Dirt e Big Love sono di tal fatta, sia chiaro...)
RispondiEliminaGrey's, concordo, è un innesto (furbetto): cmq le prime due stagioni sono ottime
Pushing Daisies pollice verso per me (altra serie-spugna...)
ma gossip girl è la figlia di quelli di dirt? :-P
RispondiEliminaChiara, non ti dico che lotte (invano) per far capire a certe persone il concetto: "tutto è già stato scritto". Per me che studio letteratura italiana, inglese e francese da anni, per me che amo analizzare ogni cavillo delle serie TV è una cosa ben chiara, ma per molti non lo è... ho dovuto sentire paragoni ASSURDI. Magari tu sarai ascoltata maggiormente.
RispondiEliminaComunque, Brothers & Sisters non è nulla di nuovo... semplicemente ha preso una fetta di pubblico, come ha fatto Beautiful, IMHO.
Heroes non ha rivoluzionato nulla e, considerate le infinite incongruenze presenti nella trama, non lo inserirei proprio. Si guarda, ma nulla di più... Al massimo potrebbe essere inserito nella classifica degli ingarbugliamenti da parte degli autori.
Grey's Anatomy è un mix fra ER ed una soap... sempre IMHO.
True Blood, beh... non so dove andranno a parare gli autori con il telefilm, ma conoscendo un po' i libri posso dire che alcune cose sono un po' alla Charmed ultime stagioni e non è un complimento. Resta il fatto che per me le uniche cose che True Blood ha di nuovo sono la violenza ed il sesso in dosi tali da risultare, secondo me, gratuite.
Il fatto che alcuni telefilm abbiano preso molto il pubblico non significa che entrino automaticamente nella classifica delle "novità". Senza contare il fatto che alcune serie TV godono, più di altre, di una grossa campagna di marketing per la loro promozione, a prescindere dalla qualità del prodotto... cosa che influisce sulle scelte del pubblico.