Me lo chiedo perché ieri ho aperto un nuovo blog. Un blog di cucina, per la precisione, dedicato esclusivamente alla cucina vegana.
Sto imparando e avevo voglia di condividere idee e suggerimenti con chiunque abbia voglia di scambiarne.
Inoltre, postando su Facebook le foto dei miei piatti, finivo per dover scrivere sempre la ricetta e rispondere a chi mi chiedeva di tenerne traccia. Perciò, ecco Daily Vegan.
E fin qui, tutto bene. Stamattina, però, ho aperto un account Twitter dedicato al nuovo blog, e... Apriti, cielo!
Cercando chi seguire, sono incappata in tweet piuttosto spaventosi.
Della rete già sapevo (e già ne avevo scritto), ma nello specifico di Twitter non ero ancora entrata. Bene: su Twitter, credo ci sia la più grande concentrazione di haters - in generale, e anche dei vegani - mai vista.
Leggendo alcuni tweet mi è tornata in mente una considerazione fatta qualche tempo fa.
Gay che lanciano odio verso i vegani, discriminandoli per ciò che mangiano.
Pretendendo al contempo - e giustamente - di non essere discriminati per chi amano.
Una contraddizione che mi ha molto colpita: siamo tutti politicamente corretti, siamo tutti contro la discriminazione e il razzismo, con l'eccezione dei vegani.
E finché si scherza, per carità, va tutto bene. Grazie al cielo ho il senso dell'umorismo e di battute divertenti sui vegani, in giro, ce ne sono parecchie (vedi foto).
Ma io ho letto della roba SERIA.
Ora. Sono consapevole dell'esistenza di vegani che triturano i maroni al prossimo chiamandolo "mangiacadaveri", "assassino" e "mostro". Lo so benissimo. Ma non significa che siamo tutti così.
Sarebbe come dire che, visto che ci sono imbecilli omofobi, tutti gli eterosessuali sono omofobi. O che, data l'esistenza certificata di stronzi, tutti gli esseri umani sono stronzi.
Quindi mi chiedo: gay vegani ne abbiamo?
Perché fatico a immaginare la difficoltà di rapportarsi con un mondo che ti discrimina per ciò che indossi, per il tuo aspetto, per le tue idee... Figuriamoci per l'arditissimo abbinamento: tendenze sessuali - scelte alimentari.
Forse sono appena caduta dal pero, ma tutto questo odio ingiustificato mi ha colpita.
Magari proprio perché sono vegana, e buddhista, e tendo a non odiare nessuno, a meno che se lo sia personalmente guadagnato. Perché capita, signora mia, anche nelle migliori famiglie, sa.
O forse sono solo stupita di come la gente perda tempo a odiare in rete, invece di impiegare minuti, ore e giornate in modo più produttivo (per tutti).
Probabilmente è inutile sottolinearlo, ma lo farò lo stesso: questo post, è ovvio, vuole essere una provocazione.
Con la speranza di far riflettere: vi sembra sensato discriminare qualcuno, a priori e senza saperne nulla, solo per quello che mangia?
Non è diverso dal farlo per il colore della sua pelle, o per i suoi gusti sessuali, o per la sua religione...
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