venerdì 10 giugno 2016

La Polee recensORA: Abbigliamento tecnico sportivo (per ciccioni)


La cosa che adoro di questo mio "posticino" virtuale è che parlo di tutto ciò che mi passa per la testa.
E oggi mi passa per la testa l'abbigliamento tecnico sportivo, quindi vi tocca!
Perché ho preso qualche fregatura, e ho scoperto qualche "miracolo tecnologico", che ho pensato di recensire qui. Magari potrò esservi utile, perché dopo anni di acquisti sbagliati viene anche voglia di condividere le esperienze (ciao, pigre!)
Cominciamo dalle scoperte: Under Armour. Sì, sono quelli che hanno fatto le maglie aderenti da running con Iron Man, Batman e Superman. Fighissime.
Ma a me interessa un altro prodotto.

Si chiama "Raid", ed è una maglia completamente traforata sulla schiena e negli inserti laterali.
La parte non traforata è di un tessuto tecnico leggerissimo, che non si "appiccica" col sudore e lascia respirare perfettamente la pelle.
Sono da uomo (e chissene...). Io ne ho comprate tre, le uso per lo sport indoor (ellittica, principalmente), ma mio marito la sua la mette anche ad andare in bici ed è contentissimo.
A proposito di ciclismo, dopo averle provate tutte, ecco il top (in cui nome di certo non vi stupirà) in fatto di maglie: Bianchi.
A livello di comfort, traspirabilità e funzionalità non c'è paragone con nessuna delle altre marche, pur buone, che ho "testato" (Briko, Santini, RH+, B'twin, Rush...).
Senza contare il fatto che a livello di taglie, Bianchi è senza dubbio la migliore: anche noi ciccioni andiamo in bici, maledizione! E abbiamo diritto a un abbigliamento adeguato!
Mi collego alla ciccioneria (i ciccioni possono dirlo, voi magri no. Attenti a voi) per passare al lato dolente, e non in senso metaforico: l'abbigliamento per la parte inferiore.
Il pantalone o pantaloncino imbottito, che come tutti sappiamo in gergo specifico si definisce "pannolone", è indispensabile.
Ma anche qui, non tutti arrivano alle taglie che accontentano tutti.
Bianchi invece è una garanzia anche da questo punto di vista: taglie per tutti, massima vestibilità e comfort, fondello perfetto per evitare i fastidi da sella che ogni ciclista conosce bene.
Anche Santini dal punto di vista delle taglie ha un discreto assortimento, sebbene quelle più confortevoli si limitino agli "entry level", con fondelli buoni ma non eccezionali (a differenza dei modelli di qualità superiore, che però spesso mancano di taglie abbondanti).
Devo dire che anche B'twin, distribuita da Decathlon, offre delle buone soluzioni a livello di assortimento taglie, e la qualità dei prodotti è soddisfacene, contando anche l'ottimo rapporto qualità-prezzo.
Non posso certo dire la cosa, e francamente me ne dispiaccio, di una marca fra i leader di mercato nel settore sportivo, che per me invece non va affatto bene: Nike.
Dalle scarpe (che ho sempre trovato scomodissime, sicuramente per la conformazione dei miei piedi) alle maglie, sono incappata in diverse delusioni.
Ho acquistato parecchio tempo fa una maglia da running super-tecnica (questa qui, per la precisione) pagata anche una discreta cifra, 45 euro, che prometteva miracoli per la traspirazione e il comfort.
Macché. Alla prima goccia di sudore ti si appiccica addosso, diventando pesante e contribuendo a farti raffreddare nelle zone sudate (soprattutto sul décolleté, per quanto mi riguarda).
Il materiale non è leggero come dovrebbe essere, e le taglie - a parità di taglia con altre marche, per esempio Under Armour - vestono poco. Come con le scarpe, insomma: ho sempre preso almeno 2 numeri in più, acquistando Nike. Per poi pentirmene.
Mio marito, invece, si trova benissimo con le Pegasus: dice che sono le scarpe più comode mai provate ed è già al terzo paio consecutivo. Evidentemente dipende da me, fatto sta che io con Nike proprio non mi trovo.
E anche con Adidas, ma solo dal punto di vista delle maglie tecniche: le scarpe Adidas, per me, restano comodissime. Ma mai quanto le Brooks, che molto tempo fa ho scoperto per caso da Cisalfa e che non mollerò mai più.
Tornando ad Adidas: le maglie da running, o quelle sportive in genere, per quanto mi riguarda sono migliori rispetto a quelle firmate Nike, ma nemmeno lontanamente paragonabili a Under Armour.
Qualche tempo fa, in una giornata nemmeno troppo calda, ho fatto un giro in bici "in scioltezza", per fare due commissioni, indossando una maglia tecnica Adidas. Sudavo come una pazza.
Una delle commissioni era comprare un'altra maglia Bianchi da ciclismo, che ho prontamente indossato al ritorno: un altro pianeta. Mi sembrava di non indossare nulla, al paragone con Adidas.
E a proposito di leggerezza, sul casco da bici non ho dubbi: Limar Ultralight. Impagabile.
Chiudo con una menzione d'onore anche per le maglie Gore: ottima vestibilità e traspirazione, e devo dire che sono anche molto belle (almeno la mia :-D). E per quelle ProBike, realizzate appositamente (e con la zip integrale, che siano benedette!) dal distributore ufficiale Cube di Bergamo (la marca della mia adorata bici, la Piera).
Maglie molto confortevoli, di cui abbiamo qui accanto una sorridente diapositiva dimostrativa.
Spero di esservi stata utile, e naturalmente attendo i vostri commenti/consigli: se aveste qualche "scoperta" anche voi, sarei ben lieta di ascoltarvi!

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