martedì 13 ottobre 2015

10 considerazioni random. Come siamo messi, signora mia!

Stamattina su Facebook ho visto diversi link, commenti e video che mi hanno fatta pensare.
1) L'Espresso pubblica un articolo corredato da una foto delle Femen, dal titolo "Il femminismo ha perso?". Sì. Per me la risposta è sì. Il femminismo ha perso, almeno con le Femen, nel momento in cui le "femministe" hanno iniziato ad andare in giro con le tette di fuori nel Nuovo Millennio. Presentandosi anche spesso in incursioni "pilotate" in Paesi stranieri che le hanno rese molto poco credibili. Un conto è bruciare i reggiseni, un altro mostrare che non li si indossa (battuta, dai, apprezzate). Se nel 2015, per farsi ascoltare e attirare l'attenzione su tematiche importanti, le donne hanno ancora bisogno di spogliarsi (nel nostro Paese, almeno) siamo messi male. Molto male.
2) Miss Italia si "vendica" dei suoi detrattori con Le Iene.
Citando il tormentone nel riassunto delle stagioni di Lost di qualche anno fa: molto triste. Intervistano la gente per strada e a quelli che danno dell'ignorante alla Sabatini fanno domande di storia (di cui certamente lei non conosce le risposte) per dimostrare che chi la critica è ignorante tanto quanto lei. Vero. Sacrosanto. Ma non ce n'era bisogno: lei resta una capra (per dirla alla Sgarbi), Le Iene restano vere iene (mentre la Miss si cambia fanno in modo che si vedano bene le tette e questo sarebbe il servizio di "riscatto"? L'hanno presa per i fondelli e manco se n'è accorta, almeno non finché le hanno chiesto chi fosse Umberto Eco), e l'italiano medio fa la solita figura da ignorante e invidioso. Molto triste. Molto.
3) Io vivo nel mio bel mondo felice, in cui le foto porno non si fanno, o si fanno e si tengono per uso privato. Oppure per apposite occasioni o luoghi virtuali, di cui tutti conosciamo l'esistenza. Invece scopro che ci sono diversi account Facebook e Twitter (e certamente anche Instagram, ma mi guardo bene dal verificare) di gente che posta solo foto di tette e piselli, perché evidentemente non ha niente da dire. Molto triste (cit.), nell'era dei social: la pornografia "tira" (altra battuta, dai) da sempre. Ma non mi era mai passato per l'anticamera del cervello che chi non ha nemmeno 140 caratteri sensati (140! Dai!) da usare sostituisse con foto porno così, come se nulla fosse. Tanto per ammazzare il tempo. Mah.
4) Pare incredibile, lo so, ma c'è gente che si lamenta della season premiere di The Walking Dead trasmessa da FOX ieri sera: noiosa e lenta, è stata definita da alcuni. Io, ma davvero, vorrei sapere cosa guardano questi: Squadra Speciale Cobra 11? :-D
5) L'ennesimo caso su cui discutere: giovane cacciatore fa cadere il fucile e parte un colpo che lo uccide. Ripeto: fucile CARICO, che SCIVOLA di mano. L'ipocrisia nei commenti (una giovane vita spezzata, una tragedia, una drammatica fatalità, vergognatevi voi che non soffrite per la sua morte) ci ricorda che abbiamo sdoganato sesso (appunto) e violenza in tv, eppure bisogna fingere di essere dispiaciuti per un incidente che non è un incidente. Non abbiamo sdoganato l'ipocrisia. Per due motivi: a) Bisognerebbe saperle maneggiare, le armi, prima di andarci in giro per ammazzare qualche animaletto per divertimento. Questo non è un incidente, è selezione naturale. b) Al 90% della gente non frega una mazza del 90% della gente che muore ogni giorno. Ma lungi da tutti affermarlo.
6) L'uomo incaricato di aprire i lavori alla "Giornata per la trasparenza" della Regione Lombardia, Mario Mantovani, è stato arrestato per l'inchiesta delle tangenti nella sanità. Un po' come arrestare per corruzione uno che teneva un corso contro la corruzione (Roberto Helg), o come far tenere a Schettino un corso sulla gestione del panico. Questo non è molto triste. Questo è molto, molto grave... Eppure l'Italia continua ad allungare la lista dei controsensi. Non se ne esce, pare.
7) C'è gente che scrive articoli sui colpi di scena in Beautiful. Giuro.
8) Il numero di sedicenti scrittori che hanno dato alle stampe un'opera (una sola, di solito, per fortuna) e continuano a condividere post sul loro "essere scrittori" farcendoli di errori di grammatica è in crescita. E io non so davvero quanto potrò resistere prima di correre per la strada urlando. Davvero. Non lo so. Il TSO è dietro l'angolo. 
9) Molti commentano "Pechino Express" e io non ho idea di che diavolo sia. Un reality? Un talent? Una gara? Non lo so! E il dilemma non è da poco: mi lancio su Google alla scoperta di qualcosa che non conosco, correndo il rischio di rimanerne turbata - come quando dovetti cercare "Loredana Lecciso" per sapere chi fosse - o resto nella mia beata ignoranza? Sapere è peggio di non sapere? E poi, è nato prima l'uovo o la gallina?
10) Il web e i social network sono continua fonte di riflessioni. Nel bene e nel male. E sono lo specchio di una società, nel bene e nel male. Frequentarli significa correre il rischio di finire per strada a correre in ciabatte, urlando, ma significa anche far parte del mondo. Alla faccia di chi dice che i social ci fanno "nascondere dietro una tastiera": possono farlo, certo, per chi decide di celare la propria identità. Ma rendono anche "veri" quelli che fanno scelte diverse. 

7 commenti:

  1. ne commento uno solo, il 9, resta nella tua beata ignoranza, che in questo caso sapere è sicuramente peggio che non sapere, scegli la felicità (cit gotham asd)

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  2. Mi sono fermato dopo le parole "è selezione naturale", dopo un ovvio senso di disgusto nei confronti di chi è capace di scrivere queste parole e guardarsi allo specchio la mattina. Non è costretta a soffrire per la morte di ogni esser umano sulla Terra ma da qui a partorire certe mostruosità ce ne passa.
    Complimenti per la mostruosità, evidentemente anni di serieTV le hanno insegnato qualcosa di sceneggiatura ma ben poco di empatia.

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    1. L'empatia si misura anche dal disgusto che si prova per chi uccide per divertimento. Perché quello è: divertimento. Non si caccia per nutrirsi, come poteva accadere in passato. Si ammazza per "sport", con l'arroganza di dominare specie che soffrono esattamente come noi. Questo sì che è disgustoso.

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    2. Anche io credo che la caccia sia un divertimento assolutamente inutile e inumano, anche io conosco tanta gente disgustosa, eppure se parte un colpo di canna e qualcuno ci rimane secco non vado sul mio blog a ringraziare la selezione naturale. Provare empatia per un animale cacciato è semplice, provare empatia anche per la morte di chi non ha la nostra stima è un meccanismo troppo forse complesso per lei.

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    3. Anche cogliere la provocazione dell'uso di "selezione naturale" parlando di caccia e di animali pare troppo complesso per lei. È evidente che spiace sempre quando un giovane muore tragicamente. Non è questione di stima: per mé questa non è una tragica fatalità. È incompetenza, mancanza assoluta di "testa" e di buonsenso. Come mettersi al volante ubriachi: si ha un'arma in mano nelle condizioni sbagliate. Se poi ci si fa male non si può che biasimare se stessi.

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  3. le Femen lottano coi loro metodi discutibili finchè si vuole. E l'accanimento contro MIss Italia è eccessivo

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