martedì 25 marzo 2014

Le regole non sono uguali per tutti (Round 2)

Mio marito, del quale parlo sempre molto bene nei miei libri e nei miei post, ha un grande difetto: è pur sempre un uomo. E in quanto tale (e non famoso), qualche sbaglio lo fa. 
Soprattutto al volante, dov’è noto che la gente tende a perdere il controllo per un nonnulla. 
Fatto sta che il coniuge ha incautamente osato suonare il clacson (un colpetto appena accennato, timido) alla macchina dei vigili che si era fermata di colpo in curva perché la vigilessa alla guida voleva salutare un pedone che si sbracciava in un accorato ciao ciao con la manina.
Ora. Non si suona ai vigili. Perché te la cerchi.
Ma da qui alla reazione della vigilessa ce ne passa.

La tizia, capello biondo con taglio aggressive e occhiale da sole all’ultima moda, scende dall’auto con passo alla Rambo, urlando come una pazza.
“Sarà il caso di suonare? Non ha visto che mi sono fermata?!”.
Sì che abbiamo visto, cara. Hai ostruito il passaggio per farti i fatti tuoi. Ma tant’è. Tu hai una divisa e sei anche armata. E noi siamo dei comuni mortali.
Mentre si avvicina e il coniuge abbassa il finestrino, gli intimo di stare zitto.
“Taci, che peggiori la situazione. Questa qui è incazzata come una biscia”.
La vigilessa continua a sbraitare: “Allora?! Sarà il caso? Non ha visto che mi sono fermata? È il caso di suonare?”.
“No?” mormora timidamente il coniuge. Io trattengo a stento una risata e la voglia di scendere e fare due amichevoli chiacchiere con la ragazza. 
I pedoni iniziano a fermarsi e a guardare la scena, incluso l’anziano e gioviale signore che le faceva ciao ciao con la manina. 
Lei si rende conto che sta dando spettacolo e si sposta, accostandosi alla sua portiera aperta (sempre in mezzo alla strada) e facendo un ampio e rabbioso gesto con le braccia: “Passi!”.
Il marito fa per superare l’auto ferma in mezzo alla corsia - in curva - invadendo l’altra corsia. 
“E metta la freccia!” urla la pazza in divisa, sempre più arrabbiata.
Sì. Certo.
Però lei la freccia non l’aveva messa.
Era in servizio (?) e si è fermata di colpo in mezzo alla strada per salutare un amico.
In curva
Senza freccia. Senza quattro frecce.
Però, per l’amor del cielo, non ditele niente.
Altrimenti scatenate la sua ira.
E alimentate quell'antipatico luogo comune secondo il quale ad alcune persone basta un minimo simbolo di “potere” per approfittarsene…

2 commenti: