Manco da un po'. Se seguite il blog sapete perché.
Così ho pensato di rientrare con un tema leggero: il resoconto della Prima Riunione Rionale delle Casalinghe Disperate che si è tenuta ieri pomeriggio.
Eravamo in 4, tutte di età diversa e tutte perfettamente compatibili con uno dei Modelli di Disperazione gloriosamente suggeriti dal cinema e dalla tv.
Una riunione di vicine di casa - una delle quali sconosciuta ad altre due - che mi ha fatto sentire un po' a Wisteria Lane (per la voglia di portare alcolici di primo pomeriggio, più che altro).
Ed ecco i Modelli di Disperazione: la padrona di casa è un adorabile mix fra Melania di Via col Vento ('sta anima pura, beata lei) e Marge Gunderson (la poliziotta di Fargo). La chiamerò Margiania.
Chiaramente, è il ritratto fatto e finito della sfiga, buona com'è. La classica buon'anima che non si merita un'unghia della sfortuna che la vita ha voluto regalarle. Ma deve sopportarsela tutta.
Passiamo alle ospiti: la ex sconosciuta è stata una piacevole sorpresa. O meglio: pensavo peggio, visto che l'avevo sentita urlare col figlio diciottenne in un modo che avrebbe fatto rivoltare Maria Montessori da una parte all'altra. Mi accostavo diffidente, insomma, e finivo premiata con una signora indubbiamente un po' bizzarra ma pittoresca e simpatica - e certamente senza peli sulla lingua - che in onore a Ramona (se non avete visto Vicini di casa, rimediate subito) e a Marlene (dicasi lo stesso per The Big C) chiamerò Ramene. Da leggersi "Ramini", piccoli rami. O multipli giuochi di carte, come dir si voglia.
Poi naturalmente c'è la mia amica, casalinga perfetta in stile Bree Van De Kamp e saggia Miss Daisy, ma in versione trentennalmente più giovane. Bridaisy.
E poi ci sono io.
A me tocca la solita Miranda Hobbes, mescolata con una parte di Fox Mulder (sì, lo SO che è un maschio) e una spruzzata di follia alla Walter (Lebowski docet).
Santi numi.
Tutte riunite, per la prima volta, armate di biscottini-tortine-crostatine-perché-non-si-va-a-mani-vuote-da-nessuna-parte.
Siamo spacciate, penso.
Finiremo per strapparci i capelli a vicenda, lo sapevo che ho fatto bene a fare il taglio alla Iceman.
Invece è andata piuttosto bene: nemmeno un secondo di silenzio in centoventi minuti (quattro donne in modalità casalinga disperata di fronte a caffè e dolcetti... figuriamoci), frammentati racconti di vita vissuta e poi, dopo un'inspiegabile timidezza iniziale, finalmente... il Grande Accomunatore, il Santo Graal delle riunioni rionali: il pettegolezzo sul vicinato.
Ah, siano benedetti i pomeriggi estivi in cui scopri identità, manie e segreti dei vicini che in due anni e mezzo non sei mai nemmeno riuscita a scorgere dalla finestra.
Ah, l'atmosfera da gossip-da-parrucchiere senza spendere un euro né - soprattutto - farsi avvolgere la testa nella pellicola da microonde dopo essere state spalmate di pappette che ustionano il cuoio capelluto.
Ah, la vecchia arte del pettegolezzo di quartiere, che tutto d'un tratto ti fa sentire parte integrante della comunità e ti fa tornare a casa da tuo marito con quell'aria trionfante da: "Io ora so TUTTO sui nostri vicini, o ignaro soprammobile con problemi di socializzazione! Tzé!".
E aspettate la settimana prossima, quando la Riunione Rionale di Disperate vedrà la partecipazione di un quinto membro, un'amabile Nonna Papera in carne ed ossa che abita qui da prima di tutte noi: immaginate i segreti di Wisteria Lane che sarà in grado di raccontarci?!
MI PIACE! Confermo tutto! Le riunioni tra vicine sono come leggere l'Eco di Bergamo a scrocco! Con la differenza che le notizie apprese sono sempre Attendibili, controllate e...senza refusi.hihihi
RispondiEliminaGrande Chiara! Un abbraccio Maura
"O ignaro soprammobile con problemi di socializzazione!" Ma povero marito... :D
RispondiEliminaquattro donne, 120 minuti e quello che ti aspettavi erano attimi di silenzio? Polee, mi sa che a forza di vedere telefilm daffemmine, le donne le conosco meglio io delle donne, santi numi... :p
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