Sono una casalinga disperata.
Ho sognato per tutta la vita di essere come Bree Van De Kamp... Ma il Signor Crohn e le altre Affezionatissime (chiamo così le mie malattie autoimmuni) - in particolare l'artrite che ultimamente è drasticamente peggiorata - me lo hanno impedito. Ci vuole il fisico per diventare Bree Van De Kamp. Io non ce l'ho. Non più.
Però quand'ero giovane e (un po' più) sana il sabato ribaltavo la casa.
Suonando alla mia porta mi avreste trovata in pigiama, con la maschera al cetriolo in faccia, i capelli raccolti a nido di chiurlo, il battipanni in una mano e il lampadario nell'altra, sospesa a mezz'aria penzolando dal soffitto per spolverare a dovere l'impolverato, ostile illuminatore di stanza.
Ah, che bei tempi...
Ma ora mi ritrovo così: discretamente invalida (o fisicamente sminchia, come preferisco io), con tre cani e una casa grande, e senza più il prezioso aiuto domestico, licenziato per ragioni economiche (c'è crisi, c'è crisi).
Indi, che fare? Facile: organizzarsi al meglio per sopravvivere al nuovo ruolo di lavoratrice e casalinga.
Capirai che novità.
Non sei mica l'unica, Polee, che ti credi?
Avete ragione. In giro è pieno di super mamme lavoratrici e casalinghe, che hanno tutta la mia stima (e la mia invidia).
Ma si fa quel che si può, e io mi sono impegnata al massimo per ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo. In quattro punti.
Nemico n.1: il pelo (problema n.1: i pavimenti).
Le tre adorabili bestiole bionde che vedete nella foto qui accanto non sono come i comuni canidi conosciuti. Sono macchine fabbricapelo, in muta 12 mesi l'anno e con la tenera abitudine di dormire sul mio letto e di grattarsi la schiena su tutti i tappeti. Amano inoltre calpestare la maggior quantità possibile di superficie interna dopo essersi rotolate nel fango in giardino.
Soluzione: armarsi di Folletto (niente e nessuno è in grado di eguagliarlo) un paio di volte alla settimana e per tutti gli altri giorni (perché con le belve bisogna pulire tutti i santissimi giorni) munirsi di preziosissimo Roomba (modello 564 PET, appositamente anti-pelo). Sia benedetto il suo inventore.
Perché dopo il suo passaggio basta passare lo straccio frequentemente nelle zone frequentate dalle belve, chiudere le altre zone (le poche che si salvano, tipo il mio bagno ma non quello di mio marito: la piccola Dharma ama infilarsi nel suo box doccia quando è asciutto e pulito, pare sia fresco... Evito commenti) per limitare al minimo la pulizia del pavimento. Da passare rigorosamente con straccio in microfibra e soluzione di acqua e aceto (e talvolta, se proprio volete, un po' di Lysoform per disinfettare bene).
Nemico n.2: la polvere (problema n.2: qualunque cosa si trovi in casa)
La polvere è come la luna nera. Non si scappa. Fortunatamente, qui la soluzione è facile: tenendo fatte le polveri a tutto (inclusi lampadari, quadri, libri, porte ecc.) un giorno sì e uno no, il problema è facilmente risolto: più le fai, le polveri, meno fatichi. "Fare le polveri". Che strana espressione. Salve, sono la polvere.
Ad ogni modo: minimo sforzo, massimo rendimento. Iddio benedica l'inventore del Swiffer Duster. Il magico piumino che se usato correttamente (basta seguire le istruzioni sulla confezione) ti cambia la vita: fai tutte le polveri di casa in poco tempo, efficacemente e senza usare detersivi (non c'è mangiapolvere che tenga: il Duster è più bravo. E va bene ovunque, schermi al plasma inclusi).
Nemico n.3: la pioggia, il vento, il sole (problema n.3: i vetri)
Pochi lavori domestici sono pesanti ed odiosi come la pulizia dei vetri. Io ho provato di tutto: la famosa soluzione alcool-carta di giornale, tutti i vari prodotti specificili, gli aggeggini che si usano per il parabrezza, il lavaggio con acqua calda e sapone... Alla fine, in modalità desperate housewife: on, ho googlato il problema e ho trovato la soluzione: Ajax professional per vetri e specchi e carta Regina Blitz. Previa veloce spolverata con il fedele Swiffer, poi basta una passata con la carta, che poi si butta e addio pelucchi e stracci da lavare.
Accidenti, avete letto? Sembro una vera massaia, detta anche Sciura Fregoni.
Nemico n.4: la biancheria (problema n.4: stirare).
Io odio stirare. Non è chiaro se sia perché, per quanto mi sforzi, stiro come stirerebbe Stevie Wonder senza un braccio, o se sia perché - stirando come Stevie Wonder senza un braccio - odio stirare visto che, semplicemente, non mi riesce. Ad ogni modo: mi spacco la schiena, anche sull'apposito sgabello, sudo come un islandese in una sauna e non ottengo risultati. Quindi, come molti (se mi state leggendo: sono fiera di voi!) risolvo il problema cercando di stirare il meno possibile. Niente lenzuoli di sotto (e chi li vede?), niente biancheria (so che c'è gente che stira le mutande, e a loro dico: pazzi!), e si stende tutto subito dopo che la lavatrice ha finito, con tanto ammorbidente e nel modo migliore per evitare di stirare.
Ci si arrangia come si può, insomma.
Anche perché fare la casalinga disperata che lavora ed è fisicosminchia richiede astuzia.
Ecco perché sto eliminando tutti i soprammobili eliminabili, almeno in alcune stanze.
Ho un metodo infallibile per sceglierli: quello che mi rompe di più da spolverare... Sparisce.
Stranamente, è quasi tutta roba di mio marito...
Grazie mitica Polee :) Mi hai rallegrato la giornata.
RispondiEliminauno stra bacio!
Belli 'sti post simpaticoni, cara Polee :D
RispondiEliminaun abbraccione!!!
Ahahahahha Chiara sei miticaaaaaa! Grazie di esistere! Maura
RispondiEliminaCiao... Posso permettermi di suggerirti di aderire a questa iniziativa?
RispondiEliminahttp://www.doveconviene.it/co2neutral/
Un albero per ogni blog :)
Anch'io sono del partito "chi meglio stende meno stira", ma mi sento di far notare che stirando si può guardare la TV, cosa invece non facile se si è appesi alla finestra. Così si recupera qualche episodio rimasto indietro, e magari capita pure di beccare la televendita della simil-vaporella Tobi, che farà gola all'istante. :-)
RispondiEliminaGrazie, Allie!
RispondiEliminaOra sto su internet a caccia di Tobi! :-D