mercoledì 9 dicembre 2009

Il fantasma del Natale passato: la tv generalista

Contrariata dall'impossibilità – causa problemi tecnici loro – di consultare il report dell'Osservatorio TV del Moige di novembre (una lettura che rischiara anche i giorni più cupi: il barzellettiere di Gino Bramieri, al confronto, era roba da dilettanti), mi appresto a condividere la drammatica esperienza televisiva degli ultimi giorni.
Domenica (mai di lunedì, vero?) mi sono ritrovata senza abbonamento Sky e una gentile signorina mi ha confermato che per un problema burocratico il mio contratto risultava scaduto.
Confido che il problema venga risolto al più presto, ma fatto sta che nel frattempo il ponte dell'Immacolata mi ha regalato – oltre ad una brusca riorganizzazione ai vertici della mia top ten vitalizia in fatto di brutte giornate – tre grassi giorni di tv generalista.

Ora.
La mia amica Cristina, che si spaccia per esperta di cattiverie ma in realtà è un'anima buona, mi ha prontamente sistemata su un grazioso sgabello di fronte alla sua tv. Scopo: farmi vedere un po' di Sky tramite una videochiamata su Skype (evviva la tecnologia!). Risultato: il faccione della Poli, accomodatosi nel Mac di Cristina, si sforzava di seguire una puntata di X-Files a dispetto degli scattoni pixeliani. E di un minaccioso sottofondo (“Visto FX? Bene, aspetta che ti metto RaiUno”).
C'è poco da scherzare, mia cara.
Io RaiUno me la sono anche guardata, per qualche minuto, in questi giorni.
E pure Canale 5. Rete 4 e Rai 2 no, non sono ancora così coraggiosa. E poi ho già visto tante brutte cose in vita mia.
Ho guardato, dicevo, e ho pensato che magari l'avvento del digitale terrestre, per tutte quelle persone che non sanno bene come installare il decoder o quale tv acquistare, potrebbe non essere proprio un male.
Voglio dire: se anche qualche migliaio di persone si perdesse un attimo per strada Rai e Mediaset, magari non sarebbe una cosa così brutta, ecco.
Perché a dispetto della (scarsissima) qualità dei programmi contemporanei, e della (spesso ridicola) informazione che arriva dalla tv generalista, la Televisione per un'ampia fetta di pubblico è ancora oggi Depositaria della Verità.
Che il cielo ci aiuti.
Quanto a me, mi limiterò a raccogliere schematicamente una selezione di tre considerazioni scaturite dall'Osservatorio TV della Poli in questi tre giorni:


  1. Non guarderò mai più un telegiornale. Fra errori lessicali, sciacallaggio senza pudore e una selezione di notizie da tabloid che potrebbero essere state scritte dallo staff di That's My Bush! magari scelgo di farmi del male esplorando a fondo il sito ufficiale della Nutella, che da un paio d'anni disgraziatamente si è aggiunta al ricco elenco dei cibi che mi sono proibiti. Per dirne una.




  2. Forse sono rimasta indietro, essendomi persa le ultime otto edizioni del Grande Fratello, ma in linea di massime m'è parso di capire che cinque minuti dopo essere entrati nella casa c'era già gente che l'aveva data ad altra gente. E mi è parso anche di capire che quelli del casting si siano spinti là, dove nessuno era mai giunto prima, assemblando un'allegra combriccola di personaggi che promettono di dare davvero spettacolo (e con “spettacolo” intendo sesso, drammi e rock 'n roll). Passi da gigante, dalle parti del casting. Ora capisco perché di tanto in tanto mi capita di leggere del “Grande Fardello” sul sito del caro Vampiro.




  3. Ho concluso che la tv terrestre è come il Fantasma del Natale Passato per Scrooge: ricordi di brutte esperienze purtroppo impresse nella memoria e destinate a portarci alla rovina di un presente televisivo disarmante.
    Facciamo qualcosa, gente, o il Natale Futuro sarà anche peggio del previsto.





2 commenti:

  1. E non sei incappata in alcun programma (fiction, tg, quiz, cartoon) con ospite Vespa che telepromozionava il suo ultimo libro? La fortuna è proprio bendata e non vede i nei...

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  2. La Tv Generalista è morta quando hanno fatto direttori di reti tv i giornalisti e i giornalisti sono più in tv che nelle redazioni (adesso che ci penso, anche i giornali sono morti...).

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