martedì 25 luglio 2017

Donne vs. donne

Nell'ultimo Bookaholic avevo recensito il libro del Signor Distruggere (Vincenzo Maisto) che, grazie all'aiuto di una "vipera" infiltrata, aveva avuto accesso a un gruppo le cui conversazioni avrebbero fatto sbattere la testa contro il muro al povero Charles Darwin.
Disgraziatamente per noi, ma fortunatamente per Darwin che non è qui ad assistervi, di gruppi come quelli sul web ce ne sono centinaia.
Gruppi da cui il Signor Distruggere - se non lo conoscete, rimediate subito - continua a prelevare delle perle. Conversazioni che fanno ridere fra le lacrime (sono ridicole, ma c'è anche da piangere a pensare che chi le anima si aggira fra noi. E vota. Un minuto di silenzio per il suffragio universale, grazie).


Sorvoleremo sul dubbio gusto dei gioielli di placenta e latte materno, e naturalmente sugli adorabili cuscini che partiriscono (citando l'immortale Parenti serpenti: "Un oggetto con stile per gente di classe").
Tralasciamo, e per carità ci mancherebbe anche, le discussioni sull'opportunità dell'uso dell'antibiotico ("Ormai ha la febbre a 40 da 4 giorni, cosa faccio?" chiede la solerte mammina anziché chiamare il pediatra) e, vivaiddio, fingiamo anche di non sapere nulla della nuova, imperdibile perla del "bimbo speciale". 
Facciamo finta che le discussioni sui vaccini non esistano, e che quelle sulle recensioni a una stella ai ristoranti perché "il proprietario non ha voluto che facessi fare la cacca a **** nel vasino sotto il tavolo, gli altri clienti si lamentavano per la puzza, ma è una cosa naturale" siano inventate.
Fingiamo tutto ciò e concentriamoci sul vero problema: donne vs. donne.

Quelle che cercano una "ragazza volenterosa" per pulire la casa di montagna per due pomeriggi, postando foto di bagni che manco le latrine della stazione nei lontani anni '80. Ricompensa: 20 grassi euro per le due giornate.

Quelle che pretendono che le cameriere del ristorante "facciano un po' giocare il bambino", così loro mangiano "in santa pace". Ricompensa: 5 grassissimi euro. Trovando il tempo durante il turno di lavoro, s'intende. "Poi dicono che i giovani non lavorano, per forza".

Quelle che "Madonna ma hai visto che piedi? Avrà avuto il 47uahuahuah! Ma che schifo!" appena esce una (educatissima, fra l'altro) cliente anziana dal negozio. Davanti alle altre clienti (io).

Quelle che quando vai a fare jogging, dall'alto della loro tutina superfaiga con top griffato, camminano in senso opposto e ti squadrano dall'alto ai piedi mentre sputi i polmoni e fai ballare tutta la ciccia, per poi dire all'amica (convinte che tu non le senta): "Ma invece di ridurti così, provare a mangiare di meno?". Segue risatina con grugniti da parte di entrambe. Non abbiano mai l'ipotiroidismo, non abbiano, e non si sparino mai delle malattie croniche, non si sparino. Per carità.

Quelle che fanno 19 manovre per uscire dal parcheggio con la Smart, e proprio mentre tu stai già attraversando sulle strisce concludono la manovra 19 e senza guardare nello specchietto sgommano verso di te, inchiodano e ti suonano perché "Ma levati da in mezzo alla strada".

Quelle che commentano l'ennesimo omicidio di una donna da parte del compagno geloso con un "Eh ma cazzo anche tu, ad andare con quelli lì...".

Quelle che "Io sono liberale, per carità, ma due ragazze che si baciano in pubblico anche no, che ci sono i bambini".

Siccome non bastano (certi) uomini a deridere, insultare in auto, fare battutacce sconce e squadrare, ci mancano anche le donne.
Tante.
Molte più di quante avrei voluto vedere/leggere/incontrare/sentire.
La cara, vecchia, ormai mitologica solidarietà femminile non esiste più.
Con quelle della nostra età è sempre e solo tutta una questione di competizione.
Sempre.
Mio figlio è più bello, io sono più magra, lei è più bionda, quell'altra è più ricca.
Non se ne esce.

Il Signor Distruggere mi fa spanciare dalle risate, sì.
Ma mi fa anche pensare a quante riflessioni di questo genere, che non fanno certo piacere, si risparmierebbero ogni giorno se le persone, e in particolare le donne sui quaranta, imparassero a pensare agli altri come individui e non come metri di paragone. O mezzi da sfruttare. O cassonetti da deridere. O supergnocche da invidiare.
Quante, quante riflessioni.
Quanto inadeguato sfruttamento di neuroni, amiche mie...

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