martedì 3 luglio 2012

#kindleobsession

Sì, è diventata un'ossessione.
Tant'è che ogni volta che twitto qualcosa su un libro che sto leggendo, uso l'hashtag #kindleobsession.
E' nato così, spontaneamente, al primo tweet letterario della settimana scorsa.
Possiedo il mio nuovo Kindle Touch da una settimana.
E ho già letto 3 libri (ci ho passato il weekend e la sera vado a letto anche prima del solito per leggere, se non ho nulla da vedere per lavoro).
Anni fa vi avevo parlato del mio "miracoloso" incontro con il mondo degli e-reader.
Poter portare con me dozzine di libri, inclusi i miei romanzi preferiti, mi aveva emozionata.


Oggi, che oltre ai reader anche gli ebook sono una realtà consolidata (ai tempi del mio iRiver non erano così tanti i titoli disponibili). L'esperienza di lettura con il Kindle è diventata ancora più emozionante.
E io sono sempre più felice di aver scelto di pubblicare il mio ultimo libro esclusivamente in ebook.
Da una settimana a questa parte mi basta un click per acquistare un libro, e pochi secondi per trasferirlo automaticamente al mio Kindle.
Ho già (ri)letto Il giardino segreto (che meraviglia tornare bambini e riscoprire, oggi, una storia che parla di autodeterminazione), Le ultime 5 ore (insisto: Coupland è un genio. E il libro è pieno di citazioni memorabili. Che fra l'altro mi basta evidenziare e twittare, direttamente dal Kindle, per condividerle con tutti i miei amici) e 3096 giorni (un'esperienza di lettura sconvolgente, ma anche una grande riflessione sulle infinite risorse che sostengono chi si aggrappa alla vita con le unghie e con i denti).
Ora passerò a letture più leggere (devo riprendermi!) e ho già diversi titoli acquistati (Anche Gianni Fantoni nel suo piccolo s'incazza, Sta uscendo il sole e chi l'ha uscendo sei tu, Perché le donne sposano gli opossum) fra i quali potrò scegliere stasera dopo il lavoro (inizia Falling Skies!).
Leggere è sempre stata una mia grandissima passione.
Fin da piccola.
Ricordo ancora alcuni dei libri che hanno segnato momenti importanti della mia vita, esperienze di lettura che porto dentro di me insieme alle storie che catturavano la mia fantasia.
Il giovane Holden, Piccole donne, It, L'ombra dello scorpione, Anna Karenina, Cuore, La chimera, Dracula, Il diario di Anna Frank, Ragione e sentimento, Harry Potter, Se questo è un uomo, Il ritratto di Dorian Gray, Il castello di Otranto, Io sono leggenda, Frankenstein, Moll Flanders, Siddhartha, Il nome della rosa, Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, e tutti gli altri. Molti, moltissimi altri.
Storie completamente diverse fra loro, ma altrettanto appassionanti.
Storie in grado di farmi sognare, di terrorizzarmi, di farmi riflettere, di arricchirmi.
Storie che io ho sempre vissuto appieno, perché ho sempre letto molto lentamente.
Leggo piano - almeno credo: non ho idea di quanto ci mettano gli altri, in effetti - perché ho sempre avuto l'abitudine di "recitarmi" ogni parola.
Recito mentalmente tutto ciò che leggo, come se lo leggessi ad alta voce. E in effetti lo faccio: nella mia mente. Lo leggo a me stessa. Mi godo ogni segno di punteggiatura (a tal proposito: non perdetevi Questo è il punto di Francesca Serafini). Assaporo lentamente ogni vocabolo, ogni emozione.
E contemporaneamente ne giro il film con l'immaginazione. Vedo personaggi, luoghi, eventi.
Forse per questo la lettura di molti libri mi rimane impresssa così a lungo.
Magari posso dimenticare dettagli della storia, con il passare degli anni, ma le emozioni provate e certi eventi rimangono sempre vividi.
Rivedo mentalmente le parole, le pagine, l'edizione del libro, le immagini mentali.
Oggi, probabilmente, sto inaugurando una nuova era.
Niente più ricordi dello spessore del libro o dei colori della copertina.
Solo il mio Kindle.
Molti lamentano la mancanza della carta, dichiarano di essere troppo affezionati ai libri "veri" per appassionarsi a quelli elettronici.
Io non la penso così.
Ogni sera sul comodino non ho più una pila di libri che rischiano di crollare da un momento all'altro.
Solo il mio Kindle e tanti titoli fra cui scegliere.
La carta è preziosa, certo.
Ma proprio perché è preziosa, va preservata.
Così guardo il mio Kindle e mi ripeto ciò che mi sono sempre ripetuta all'arrivo del CD, del computer, del forno a microonde, del cellulare: esiste la tecnologia, usiamola!
Le emozioni non cambiano, in fondo.
Cambiano solo gli strumenti che le conducono a noi.


12 commenti:

  1. Stesse identiche sensazioni, e ormai è un anno che leggo digitale (anzi, è un anno che ho l'ereader, ma quasi due anni che leggo libri digitali in altre maniere).
    Fralaltro anch'io sono lentissimo a leggere... è bello perché, sì, ti reciti le parole, però non hai mai tempo di sorbirti un bel librozzo tutto in una volta, o più di uno al giorno, e spesso la voglia mi prende di leggerne più di uno al giorno, ma anche più di uno a settimana... #drammi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero... La lentezza ha come contraltare che ti mangeresti due libri al giorno ma non puoi farlo... Ma si può sempre godersi la pace della "recita" in ogni attimo libero :-)

      Elimina
  2. adoro il kindle!!! e pensare che ero dubbiosa...ho sempre amato la carta...ma è comodissimo...e poi avevo casa che splodeva di volumi...uno dei migliori acquisti della mia vita :))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero già contenta dell'iRiver, ma il Kindle in effetti è un altro pianeta... Hai ragione: uno dei migliori acquisti di sempre. E i soldi spesi per i libri, poi, sono sempre ben spesi :-)))

      Elimina
  3. Io leggo esattamente come fai tu, Chiara, lentamente, perchè le emozioni passino dalle parole all'anima.
    E penso che non cambia nulla, cartaceo o digitale. Giustamente, se c'è la tecnologia, usiamola. Chi si sognerebbe di fare il bucato a mano, pur avendo la lavatrice? E poi, quando ci sono ormai scaffali e stanze intasate di volumi, è una questione di praticità avere il Kindle.
    Quello che conta è la qualità del libro, che, di carta o no, deve trasmettere qualcosa, perchè, come dici tu, puoi dimenticare qualcosa della trama, ma non le emozioni che ti ha dato leggendolo!
    <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Parole sante! Se un racconto ti emoziona, va bene anche a puntate sulle carte dei cioccolatini! (così intanto di ammazzi di cioccolato per leggerlo :-D)
      Un bacione, cara!

      Elimina
  4. Ciao, grazie per questo post bellissimo! I libri hanno accompagnato anche me fin da quando ero piccola. Da Pattini d'argento, Capitani coraggiosi, Viaggio al centro della terra, La storia infinita, tutta Agatha Christie ... a Cime tempestose, Sulla strada, Delitto e castigo (questo mi ha quasi traumatizzata da quanto è coinvolgente!), Ti prendo e ti porto via ecc. ecc. E poi sono una "ri-lettrice" convinta, da quasi 20 anni ogni anno rileggo tutta la saga di Darkover di MZB (che ci posso fare per me è come tornare a casa!).
    Scusa per il mex lunghissimo ma il tuo post mi ha entusiasmata. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille per le tue parole. E quanti ricordi, i libri che citi...
      Ah, Capitani coraggiosi! Quei momenti da ragazzino che ti rimangono dentro perché ti sembra di averle vissute in prima persona, le avventure che leggi... Quei momenti in cui la fantasia non è ancora stata "condizionata" dagli effetti speciali cinematografici (ai miei tempi, poi... :-D) e ti permette di inventarti il modo migliore per dar vita ai sogni.
      Niente è in grado di prendere il posto della fantasia e delle emozioni suscitate dalla lettura :-)

      Elimina
  5. Il kindle è un mondo a se nel macrocosmo degli ebook-reader. Oggi comunque ho scaricato l'anteprima di Maniaci seriali, e stasera lo compro :)

    P.S. se mai tu avessi bisogno di un "aiutante seriale" :)
    (sono un fan sfegatato, soprattutto delle limited edition box delle serie tv, e quasi ing. del cinema e dei mezzi di comunicazione)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Stefano! Lo dico anche a te: se dopo averlo letto hai voglia di dirmi cosa ne pensi... Sono qui! A presto caro co-maniaco :-)

      Elimina
    2. Sono a metà libro circa. Concordo su quasi tutto, descrivi perfettamente l'atteggiamento di noi maniaci seriali :)
      Ho letto che ti piace il confronto e, soprattutto, le critiche costruttive! :)
      Magari cerco di articolare al meglio un paio di riflessioni che mi sono venute in mente scorrendo le tue pagine: il problema è che non sempre riesco ad esprimere per iscritto la confusione che regna sovrana nella mia testa; questa in effetti è la differenza tra una giornalista (tu) e un pivello (io). :)

      Elimina
    3. Carissimo,
      ma non preoccuparti, scrivi come viene che nella maggior parte dei casi va bene così :-)
      Quando vorrai, ti attendo! :-)
      Grazie e bacioni

      Elimina