lunedì 11 giugno 2012

Europei? No, grazie!

Finora non mi ero mai persa una partita dell'Italia.
I miei trascorsi da sfegatata tifosa che andava allo stadio la domenica e il lunedì mattina, Gazzetta alla mano, litigava puntualmente con le compagne di classe di diversa "fede" calcistica sono molto, molto lontani. Ma non mi ero comunque mai persa una partita dell'Italia.
Fino a ieri.
Per due validissimi motivi.
Uno: se dico che boicotto gli Europei 2012 per la strage dei cani in Ucraina, li boicotto davvero (vedi foto presa da Facebook).
Due: sono turbata, molto turbata, dalla scomparsa delle inchieste sul calcioscommesse, prontamente sostituite dai servizi d'apertura dei TG sulle partite dell'Italia.
Ma come?
Fino a ieri mi informavate di ogni sviluppo nella vicenda "il calcio italiano è marcio fino al midollo" (perché questo è, dai!) e ora mi raccontate per filo e per segno cos'hanno mangiato gli azzurri a colazione per prepararsi al match?
Inorridisco!

Non c'è molto da girarci intorno: quelli che sono lì a giocare (bene o male non lo so: ho intenzione di evitare anche le informazioni sui risultati delle partite, per quanto possibile) sono gli stessi che hanno partecipato, o che hanno girato lo sguardo dall'altra parte, o che hanno chiuso un occhio o meglio tutti e due, di fronte al marciume in cui naviga uno sport che non è più tale.
Il calcio era uno sport, forse, quando io ero bambina.
Oggi è un business.
Un affare economico con tanto di proteste dei calciatori collusi coi tifosi.
Un mondo di violenza in cui ci si accoltella per un risultato che, ironia della sorte, è stato pilotato da interessi economici.
Altro che boicottare gli europei.
I veri tifosi, secondo me, dovrebbero disertare gli stadi.
Sai che bello, vederli tutti lì a giocare fra loro senza uno straccio di tifoso sugli spalti a incoraggiarli?
Sarebbe la migliore lezione che gli appassionati di sport (e non di business) potrebbero impartire al calcio italiano.
Che una volta era un sogno, un modo per sentirci tutti uniti, tutti italiani, per stare insieme e condividere emozioni quando giocava la nazionale.
Oggi è una presa in giro.
Una buffonata costruita, per giunta, sul sangue di migliaia di animali innocenti trucidati nei modi più crudeli che possiamo immaginare.
Ci sono stati puntuali servizi giornalistici, con foto e video scioccanti che hanno denuciato questa mostruosità.
Ma di fronte al business del calcio foto e video scioccanti diventano solo una scocciatura.
E io inorridisco. Davvero.
Non potrò farci molto, certo.
Ma non c'è una sola ragione al mondo che mi spingerebbe a seguire gli Europei. Questo è poco, ma sicuro.
Io e il calcio abbiamo chiuso. Definitivamente.
E non posso dire che ci siamo lasciati da amici...

7 commenti:

  1. dove "BUFFONata" è la parola chiave :)

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  2. Iddio ti benedica.
    Mi sa che l'hai capita solo tu.
    Ma uno è un numero sufficiente ad andare avanti :-D

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    1. sarò una goccia nell'oceano :) anzi siamo in due e il numero credo crescerà ;)

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  3. Ti dò ragione al 100%. Purtroppo non so quanto non guardare le partite sia un boicottaggio efficace per quanto riguarda la questione dei randagi... a quanto ne so, moltissimi biglietti in Ucraina sono rimasti invenduti, diversi paesi (come l'Inghilterra) boicottano ufficialmente (cioè il capo di stato non si reca alla partita) per via di violazioni di diritti umani, prostituzione, il caso Timoshenko... Insomma, qualcosa si è mosso. Certo, meglio di tutto sarebbe stato annullare la candidatura dell'Ucraina, o averla accettata allora solo a fronte di garanzie. Per quanto riguarda la nazionale italiana, hai ragione su tutto. Una buffonata, e una vergogna. Spero solo che non finiscano a vincere sennò sai i colpi di spugna, i perdoni e le dimenticanze come fioccheranno...

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  4. Carissima, dubito che vinceranno.
    Non guardo le partite, ma... posso gufare! :-D
    Scherzi a parte, mi rendo conto che non servirà a molto.
    Ma ignorare tutto ciò che ruota attorno all'evento (comprese tutte le vergogne che hai citato tu) è l'unica cosa che in coscienza mi sento di fare...
    Un abbraccio :-)

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  5. La strage di cani in Ucraina ora fa scalpore perché ci sono gli Europei, ma tanta gente purtroppo non sa che sono molti i paesi (Cina su tutti) dove queste stragi avvengono periodicamente, ...e non per preparare eventi mondiali, ma per "routine", per semplice "pulizia urbana".

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  6. io ho risolto, ascoltando la radio su rtl con la Gialappa's Band. siamo su un altro pianeta !

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