giovedì 12 novembre 2015

Ciao, pigre!

Che ve lo dico a fare: da cicciona d.o.c. - di quelle che manco con dieta fissa e palestra tutti i giorni perdono un grammo, grazie alla Signora Tiroide e al Signor Cortisone - ho adottato il "Ciao magre!" (campagna di Elena Mirò di parecchi anni fa) da subito.
Ora lancio il "Ciao pigre!" dopo una vita intera, perché scrivo "dieta fissa e palestra tutti i giorni" dopo 35 anni di pigrizia vera.
La pigrizia di una che aveva fatto della "Breve, ma utile guida alla pigrizia" di Gianni Fantoni la sua Bibbia. Di una che per andare a prendere il pane, a 200 metri da casa, prendeva la macchina. Di una che impiccava scuola non quando c'erano le interrogazioni, ma per risparmiarsi il Test di Cooper a ginnastica.
Poi è successo qualcosa.


L'attività sportiva è diventata una questione di vita o di... schifo di vita.
E l'alimentazione è diventata lo strumento per combattere le Magnifiche 7.
Cinque anni fa ho iniziato un percorso che oggi mi ha portato ad abitudini radicalmente diverse da quelle che avevo sempre avuto.
Ho smesso di mangiare carne e, dopo un anno di dieta vegetariana, uno dei miei specialisti mi ha chiesto: "Hai gli esami del sangue più belli degli ultimi dieci anni, che diavolo hai fatto?".
Semplice: ho smesso di mangiare la carne, appunto. L'anemia cronica (anzi: crohnica, visto che deriva dal morbo di Crohn) è drasticamente migliorata. Colesterolo e trigliceridi sono quelli di una persona sana.
Già di mio, per via del Signor Crohn, avevo da tempo limitato i formaggi (ne mangio solo tre qualità) e non consumavo uova, né latte (uso quello di soia per cucinare) da quasi vent'anni.
Pur potendo fare affidamento su una scarsa varietà di frutta e verdura (quattro verdure e tre tipi di frutti, per la precisione: gli unici che non fanno dare di matto al Signor Crohn) sono riuscita a costruirmi una dieta vegetariana sana ed equilibrata. E sto molto, molto meglio.
Ma l'alimentazione, da sola, nulla poteva contro altri problemi.
E quando il mio medico di fiducia, quello che stimo più di tutti gli altri pur bravi specialisti, e più di mediciattoli e dottorucoli incontrati in vita mia, mi ha detto: "O ti dai da fare per sviluppare e mantenere la muscolatura, o ti si sbriciolano le ossa", nella mia testa ha suonato il proverbiale campanello.
Non posso fare sport "tradizionale" per via dell'osteoporosi e delle articolazioni ormai prive di cartilagine. Non posso andare nelle piscine e nelle palestre pubbliche per via degli immunosoppressori. Non posso uscire a correre, come chiunque altro. Non posso andare in bicicletta (schiena distrutta e ascessi da Crohn me lo impedirebbero un giorno sì e l'altro anche).
Ho quarant'anni e dovrei operarmi per mettere le protesi alle anche, ma combatto sopportando il dolore (forte) e sperando di migliorare ancora la mia condizione fisica prima di affrontare un doppio intervento così invasivo.
Perciò mi sono data da fare.
Mi sono costruita una vera e propria palestra in casa (grazie, mercato dell'usato! Mi hai salvato la vita!) e ho imparato a seguire il mio piano di allenamento quotidiano: pesi (ma niente che faccia male alle mie articolazioni), addominali, stretching, nuoto (nella stagione estiva, all'aperto) ed ellittica (con una macchina professionale, che è davvero a impatto zero, o quasi, sulle articolazioni).
Così, ogni santo giorno - sabato escluso: il sabato è sacro - faccio i miei 50 minuti di ellittica (giusto il tempo di guardare un episodio di una serie tv ;-), i miei addominali, i miei pesi.
E non riesco più a farne a meno.
Quando sono costretta a letto perché le Magnifiche 7 si scatenano, mi dispero perché mi manca lo sport. A me, idolo della pigrizia.
Sapete cosa significa?
Ve lo dico io: che, a dispetto delle limitazioni (ricordo che per quelle economiche c'è il fiorente mercato dell'usato, non sottovalutatelo!), delle difficoltà, delle rotture di palle quotidiane, dell'agilità fantozziana e della Sfiga (eddai, diciamolo), e le tre tendiniti croniche da sport che il buon Dio, o chi per esso, ha deciso di appiopparci... Siamo noi a decidere come impiegare al meglio il nostro tempo.
E si-può-faaaaare.
Anche a 35 anni.
E si può continuare a faaaaare.
Anche a 40.
E allora: ciao, pigre! :-)

P.S.: vantaggi tattici dello sport:
- nei reparti ciccione dei negozi d'abbigliamento, bruci sul tempo tutte le altre ciccione, sorprendendole con insospettata agilità e scatti felini e accaparrandoti le taglie prima di loro;
- quando rotoli giù dal lettino del reumatologo mostrando i muscoli sotto la ciccia, egli ti dice: "Però! Sei agile per una con le ossa di un'ottantacinquenne!"
- la routine da casalinga disperata si svolge con molta più energia e convizione. Soprattutto se convivi con tre cani che spargono pelo ovunque e una volta alla settimana hai ospite un'amica allergica;
- dovessero mai tentare di portarti via la borsetta per strada, colpiresti il malintenzionato con un manrovescio di quelli da body builder, diventando improvvisamente un supereroe :-D

4 commenti:

  1. guarda, fai benissimo a fare attività fisica. io ho iniziato a fare cyclette da qualche mese a casa e mi fa bene (non sono grasso ma comunque l'attività fisuca fa bene a prescindere dalla taglia). Coraggio!

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  2. Ti avevo commentato stamattina, ma mi sa che qualcosa è andato storto..Comunque dicevo solo che sei una grande e ti ammiro tanto :)

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